La Nuova Sardegna

Addio Parigi, meglio la Sardegna: «Questa sì che è vita»

di Gian Carlo Bulla
Addio Parigi, meglio la Sardegna: «Questa sì che è vita»

La scelta della coppia francese: vende tutto e si reinventa produttrice di rosè

02 agosto 2021
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VILLASIMIUS . Hanno deciso di abbandonare Parigi per stabilirsi in pianta stabile a Villasimius, il centro leader dell’industria delle vacanze della costa sud orientale, sedotti dalla superlativa bellezza del paesaggio e ammaliati dalla genuina ospitalità degli abitanti. Jean Paul Treguer, 66 anni, e Isabelle Ledu, 53 anni, originari della Bretagna, la penisola collinare dell’estremo nord ovest della Francia che si affaccia sull’oceano Atlantico, sono stati colpiti dalla sindrome benigna del “mal di Sardegna”. Ci sono capitati durante la prima ondata del Covid e ci sono rimasti, prima per le difficoltà di tornare a casa poi stregati dall’ospitalità del posto.

«E’ stato un vero e proprio colpo di fulmine, affermano i coniugi francesi. Le spiagge bianche, il mare turchese, la natura splendida, l’accoglienza e la gentilezza dei sardi, il cibo genuino e i 300 giorni di sole all’anno ci hanno convinti a stabilirci definitivamente qui e a intraprendere un nuovo progetto di vita». Jean Paul Treguer e Isabelle Ledu, imprenditori, specialisti in marketing, hanno creato oltre venti anni fa a Parigi il gruppo pubblicitario “Big Success” che è diventato un big della pubblicità televisiva in Francia con 85 dipendenti ed un fatturato di 15 milioni di euro. 120 clienti, tra i quali Segafredo, MG Motors, Ocean Spray, Chanteclair, Repetto, Menarini, e circa 150 spot TV ogni anno. Jean-Paul Tréguer ha scritto 9 libri di marketing che sono stati tradotti in diverse lingue ed ha rapporti importati in mezzo mondo.

I coniugi Treguer hanno messo in vendita il gruppo pubblicitario, del quale Jean Paul è il presidente e l’azionista di maggioranza, e tutte le loro proprietà. Hanno acquistato a Villasimius, nella collina di “Is Traias”, una villa che si affaccia sul mare dell’area marina protetta di Capo Carbonara e dalla quale si gode di un panorama mozzafiato, che a tempo di record hanno ampliato, modificato e arredato con gusto e che, a lavori ultimati, hanno chiamato “la Vie en Rose”. La casa è diventata la loro residenza senza troppi rimpianati per Parigi e per la nebbia della Bretagna. «Ormai avevo deciso di andare in pensione – spiega Jean Paul – e così abbiamo scelto, dopo aver constatato che la zona sud orientale della Sardegna è particolarmente vocata per la produzione viticola, di cominciare una nuova vita avviando un’attività imprenditoriale di sicuro avvenire che ci auguriamo possa contribuire allo sviluppo economico del territorio».

Con la collaborazione di diversi viticoltori della zona e il supporto della cantina di Castiadas, Isabelle e Jean Paul hanno creato “So chic”, un vino rosè da uva cannonau di Capo Ferrato (Doc), da 12,5 gradi, che ha un corpo, un gusto e un profumo immediatamente riconoscibile e che non ha nulla da invidiare ai migliori rosè di Provenza. Secondo i coniugi francesi, grandi amanti del rosè, la Sardegna ha tutte le carte in regola per diventare una importante produttrice di rosè di qualità, un vino di nicchia, ma che sta conquistando inportanti quote di mercato. In Sardegna, attualmente il consumo di rosè non è ancora molto diffuso mentre nel resto del mondo ultimamente sta conoscendo una crescita prorompente. “So Chic”, frutto del colpo di fulmine dei coniugi Treguer per la Sardegna, si presenta unicamente in “Magnum” da 1,5 litri di vetro satinato e si beve freschissimo ad una temperatura di 10-12 gradi. Per il lancio sono state prodotte solo 1300 bottiglie numerate destinate esclusivamente agli alberghi a 5 stelle, ai ristoranti e alle enoteche di qualità «Consigliamo di berlo in “mode piscine”, cioè con tanti cubetti di ghiaccio nel bicchiere – affermano Isabelle e Jean Paul –. In questo modo “So Chic” può accompagnare il pranzo o la cena, dall’aperitivo al dolce senza avere più bisogno di un bianco e un rosso».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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