La Nuova Sardegna

Estate cafona a San Teodoro: dopo l’allarme della sindaca più controlli

Roberto Petretto
Estate cafona a San Teodoro: dopo l’allarme della sindaca più controlli

Il prefetto di Nuoro annuncia verifiche su rispetto delle norme e case in affitto

20 agosto 2021
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SASSARI. Il sasso lanciato nello stagno dalla sindaca di San Teodoro, Rita Deretta, ha prodotto delle increspature nella piatta accettazione dell’estate cafona. San Tedoro come simbolo di un turismo vorace e invasivo, che strangola strutture e servizi con un esercito di occupazione che in due mesi scarsi mette a dura prova il paese abituato normalmente alle esigenze di 5mila persone. Le increspature nello stagno sono arrivate sino a Nuoro, tanto che il prefetto Luca Rotondi ha sentito di dover sottolineare l’impegno delle forze dell’ordine nel controllo delle località turistiche della zona. Ha colpito soprattutto il lamento della sindaca di San Teodoro, “Siamo stati lasciati soli”, affidato alle pagine del La Nuova Sardegna. Un lamento che la sindaca aveva già espresso il 17 agosto durante una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nel municipio di San Teodoro, alla presenza dei sindaci di Budoni, Giuseppe Porcheddu, e di Siniscola, Gian Luigi Farris, oltre ai vertici della polizia di Stato, dei carabinieri e della guardia di finanza e ai comandanti delle polizie municipali dei tre centri e della compagnia barracellare.

Il Comitato per l’ordine e la sicurezza ha preso atto «della notevole consistenza, rispetto agli anni precedenti, delle presenze turistiche» mentre il sindaco di San Teodoro ha evidenziato come «la fascia giovanile risulti preponderante nel territorio rispetto agli altri contesti turistici e ha chiesto «una concentrazione degli sforzi delle forze dell’ordine nell’area di San Teodoro».

Perché San Teodoro sia arrivata a una situazione vicina al collasso è discorso che affonda le radici negli anni passati, sino agli ‘80. Cosa si può fare nell’immediato, a parte attendere che, ormai tra pochi giorni, si plachi l’onda di piena? «Tenuto conto della impossibilità di eliminare totalmente i fenomeni di aggregazione spontanea giovanile nei luoghi di vacanza più frequentati - si legge in una nota -, il prefetto ha disposto una ulteriore intensificazione dei controlli».

Con la sindaca Deretta è stata condivisa «la necessità di incisive verifiche nei confronti di tutti gli esercizi pubblici che violino le disposizioni di legge favorendo indirettamente episodi deprecabili, con particolare riferimento all’abuso di bevande alcoliche anche da parte di minorenni».

Si è anche parlato delle case date in affito da privati: «In alcuni immobili - prosegue la nota -, dimorerebbero un numero eccessivo di ragazzi in relazione alla capienza dei locali. Saranno avviati controlli anche sulle comunicazioni obbligatorie previste dalla legge sul numero e le generalità delle persone alloggiate nelle strutture ricettive».

Questo anche con l’obiettivo di consentire alle forze dell’ordine le verifiche «sulla presenza di soggetti pregiudicati o colpiti da misure di prevenzione».

Il grido d’allarme della sindaca sembra quindi andato a segno, anche perché il prefetto ha annunciato altre misure di prevenzione: «Polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza proseguiranno, anche con operazioni interforze, l’attività di vigilanza e controllo del territorio. La polizia stradale intensificherà i controlli già stringenti per sanzionare duramente conducenti di autoveicoli per i quali si rilevi lo stato di alterazione dovuto ad ebbrezza alcolica o ad uso di sostanze stupefacenti».

La nota della prefettura fa anche un bilancio dei servizi svolti sinora anche con l’ausilio del Reparto prevenzione crimine di Abbasanta. Recentemente a San Teodoro sono state arrestate, il flagranza di reato, quattro persone di cui due pregiudicati, per spaccio di sostanze stupefacenti.

Sono state impiegate più di 160 autopattuglie e controllate, durante i servizi interforze, oltre 3.000 persone, circa 1.600 veicoli e 70 esercizi commerciali; 11 persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria; tra queste i responsabili del reato di lesioni personali aggravate, nel corso di una rissa; alcuni titolari di esercizi commerciali sono stati sanzionati per violazione della normativa anti-Covid, in particolare per il mancato uso delle mascherine e assembramenti. Un locale molto frequentato dai giovani, di cui la Prefettura non rivela il nome, è stato chiuso temporaneamente, sempre per violazioni delle norme anti-pandemia.



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