Covid, l'Ats: «Incidenza dei contagi falsata, bisogna considerare le presenze di turisti»
«Appare evidente che nel calcolo dell'incidenza vada considerata l'enorme pressione turistica del mese di agosto in Sardegna»
SASSARI. In Sardegna il virus non corre, galoppa. Apparentemente senza ostacoli. A grandi falcate, sospinto da una variante delta che si diffonde come polvere in una giornata di vento, il contagio tocca sempre più persone. Anche ieri quasi 500 nuovi positivi e tre morti. Tra questi, oltre a un uomo di 92 anni della provincia di Sassari anche altri due, residenti nell'area metropolitana di Cagliari, decisamente più giovani: una delle vittime aveva 55 anni, l'altra 58. Nessuno dei due era vaccinato. Inoltre continuano ad aumentare i ricoveri: uno in più in area medica, due in terapia intensiva. E la Sardegna è sempre più vicina alla zona gialla.
L'indicatore contestato. L'indicatore delle terapie intensive infatti è superato da giorni e mentre quello dell'incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti è compromesso abbondantemente. Anche se l'Ats contesta l'attendibilità di questo dato. «Il calcolo dell'incidenza proposta dall'Istituto superiore di sanità è viziato dal mancato calcolo delle presenze turistiche», si legge in un report dell'Azienda per la tutela della salute. Un rilievo che viene spiegato così: «Nell'incidenza cumulata a sette giorni incidono tra i 250 e i 350 casi riferibili a non residenti in Sardegna, a turisti. Appare evidente che nel calcolo dell'incidenza vada considerata l'enorme pressione turistica del mese di agosto in Sardegna».
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