La Nuova Sardegna

Sassari, il piccolo cuore di Anita regalerà un altro sorriso

Luca Fiori
Sassari, il piccolo cuore di Anita regalerà un altro sorriso

I funerali in forma privata della bimba di 2 anni precipitata dal balcone. Eseguito l’espianto degli organi. L’intera città si è stretta ai genitori

27 agosto 2021
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SASSARI. Continuerà a battere da qualche parte il cuoricino di Anita. Ridarà la vita a una bimba o a un bimbo che rischiavano di morire in un lettino di ospedale e invece potranno crescere, grazie all’amore sconfinato che i genitori della piccola morta due giorni dopo la caduta dalla verandina di casa a Sassari, hanno dimostrato nel momento più difficile della loro esistenza.

E insieme al cuoricino anche il fegato e i reni della piccola volata in cielo due giorni fa, serviranno a restituire la speranza e il sorriso di altri tre bambini in attesa di trapianto. Sono stati eseguiti ieri mattina, in una sala appositamente allestita all’interno del blocco operatorio dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, i prelievi dei quattro organi dal corpicino della piccola Anita, dopo che due giorni fa, al termine della fase di accertamento di morte encefalica, il papà e la mamma avevano dato il consenso al prelievo, dimostrando una straordinaria sensibilità e altruismo in un momento di grandissimo dolore.

Un dolore immenso che ha colpito tutta Sassari, rimasta stordita da una notizia che ha trafitto nel profondo gli animi di tutti. Un macigno sul cuore che ieri pomeriggio i genitori della bimba di due anni hanno preferito condividere solo con i parenti più stretti e gli amici intimi. Per l’ultimo straziante saluto alla loro bambina il papà e la mamma hanno voluto un funerale in forma riservatissima nella cattedrale di San Nicola.

Il carro funebre si è fermato sul lato del duomo che si affaccia su via Turritana e la piccola bara bianca è stata accompagnata davanti all’altare dall’ingresso laterale della chiesa. È stato monsignor Marco Carta, parroco del duomo, ad accogliere e abbracciare i due genitori sul sagrato deserto, prima della funzione religiosa celebrata per volere della famiglia a porte chiuse.

Ha provato monsignor Gian Franco Saba, arcivescovo di Sassari, a trovare dall’altare della cattedrale le parole di conforto per un papà e una mamma distrutti, ma che ora dovranno aggrapparsi con forza alla vita, per ricoprire d’amore una nuova creatura in arrivo. «Non esistono parole per esprimere un dolore» è il pensiero apparso sui profili social del Csi, il Centro sportivo italiano di cui il papà della piccola è il presidente cittadino. «E quando il dolore è così vicino, così intenso, così profondo, nessuna frase è capace di raccontarlo, quindi vogliamo solo affidarci al pensiero, al ricordo meraviglioso della piccola Anita, stringendoci come una grande famiglia intorno al dolore del nostro presidente Giuseppe e di Gloria. Sarà Anita a illuminare e guidare il loro cammino. Noi la porteremo nel nostro cuore per sempre».

Tantissime le società sportive cittadine, gli enti di promozione sportiva e culturale e semplici cittadini che hanno voluto dedicare un pensiero alla famiglia della piccola, sottolineando l’amore e la generosità dimostrata in un momento così drammatico. «Non ci sono parole a sufficienza per esprimere vicinanza e sostegno - ha scritto la Torres calcio maschile sui social - una vita spezzata che regalerà nuova vita, un gesto profondo, generoso, straordinario. Vi abbracciamo forte. Fortissimo». Della piccola Anita rimarrà per sempre il ricordo dolcissimo nei cuori di chi l’ha amata, ma grazie al suo cuore che continuerà a battere nel petto di un altro bimbo resterà molto, molto di più. «Perché tutto scorre - ha scritto su Facebook una delle dottoresse che hanno provato a salvarle la vita - ma qualcosa resta sempre».

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