La Nuova Sardegna

Via libera in settimana 

Verso l’obbligo di green pass in tutti gli uffici pubblici

di Serenella Mattera
Verso l’obbligo di green pass in tutti gli uffici pubblici

BOLOGNA. Estendere l'obbligo di green pass anche gli utenti che accedano ai servizi pubblici, come l'anagrafe. È un’ipotesi sul tavolo del governo, in vista dell'allargamento del certificato verde,...

13 settembre 2021
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BOLOGNA. Estendere l'obbligo di green pass anche gli utenti che accedano ai servizi pubblici, come l'anagrafe. È un’ipotesi sul tavolo del governo, in vista dell'allargamento del certificato verde, atteso già questa settimana. L'obbligo dovrebbe ora riguardare tutti i dipendenti pubblici e, tra i privati, essere esteso agli esercenti di quelle attività che richiedono il pass per l'accesso, dai ristoranti alle palestre. La stessa proprietà transitiva che dovrebbe portare a chiedere a camerieri e baristi il certificato che i loro clienti devono esibire, potrebbe condurre all'introduzione dell'obbligo anche per gli utenti che accedono agli uffici pubblici. Ma la misura sarebbe ancora allo studio, con tutte le sue implicazioni. E la grossa incognita del trasporto locale. Ilgoverno sta lavorando per mettere a punto la cornice di regole sul green pass che riguarderà anche la definizione di azienda pubblica o privata, e come considerare, ai fini delle scelte sul pass, le imprese giuridicamente private ma che lavorano per il pubblico. Una cornice che entro mercoledì dovrà essere pronta in vista del cdm.

Si apre dunque un mese fondamentale per le decisioni del governo sui vaccini. Da qui alla metà di ottobre, sulla base dei dati e dell'evoluzione dei contagi, si valuterà se introdurre l'obbligo di vaccinazione. E se farlo in maniera generalizzata - opzione che ad oggi sarebbe prevalente - o ampliare ad altre categorie sensibili l'obbligo che già vale per medici, infermieri e personale interno ed esterno delle Rsa. Prima si proseguirà con l'estensione del certificato verde: questa settimana dovrebbe essere la volta dei lavoratori della Pa e di alcune categorie del privato. Il premier Mario Draghi ha dato mandato agli uffici guidati dal sottosegretario Roberto Garofoli di studiare ogni aspetto della materia, raccogliendo anche le osservazioni di sindacati e imprese. Poi la valutazione finale si farà al tavolo politico, con la convocazione (potrebbe arrivare tra mercoledì e giovedì) di una cabina di regia del governo. Al tavolo la Lega potrebbe presentare le sue richieste, come l'estensione a 72 ore della validità dei tamponi e l'istituzione (un primo via libera del governo c'è) di un fondo per indennizzare chi abbia subito danni dal vaccino. C'è anche tra i leghisti chi propone per la Pa il pass solo per chi stia allo sportello. Ma i governatori leghisti - interviene Attilio Fontana, dopo Massimiliano Fedriga e Luca Zaia - spostano l'asse del partito verso una linea convintamente pro-green pass, a dispetto dei dubbi più volte espressi da Matteo Salvini e di una fronda parlamentare. Ecco perché c'è cauto ottimismo, nel governo, che l'estensione annunciata da Draghi passi senza grosse frizioni.

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