La Nuova Sardegna

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Facebook censura La stazione dell’arte

Facebook censura La stazione dell’arte

Profilo oscurato dopo la pubblicazione dell’opera “Fiore nero”

23 settembre 2021
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ULASSAI. I messaggi attualissimi di Mirella Bentivoglio “censurati” dall’algoritmo di Facebook perché incitano all’odio. Lo ha scoperto, suo malgrado, Davide Mariani, direttore del museo “La stazione dell’arte” di Ulassai dove sabato verrà inaugurata una retrospettiva dedicata all’artista dal titolo “L’altra faccia della luna”. Mariani nei giorni scorsi ha programmato i post per promuovere l’esposizione sui canali social. L’opera finita sotto la scura censoria del colosso della rete, che ha oscurato la pagina Facebook del museo dedicato a Maria Lai, è “Fiore nero”, costituita da un collage di ritagli di giornale che riprendono la notizia dell’uccisione di un afro-americano da parte di un poliziotto avvenuta nel 1971. “Neri i vestiti, nera la bara, neri i cavalli, neri perfino i fiori” è la didascalia che accompagna l’opera, assemblata a formare un fiore nero ed esposta alla Biennale di Venezia nel 1978 all’interno della storica mostra “Materializzazione del linguaggio”. «Abbiamo programmato il post per sabato mattina e mai avremmo pensato che Facebook potesse, paradossalmente, ritenere questo atto di denuncia sociale di una grande artista che ha fatto delle battaglie per i diritti civili i suoi vessilli, un’incitazione all’odio». A nulla sono serviti i tentativi per ripristinare la pagina : impossibile per il direttore spiegare all’interlocutore virtuale, che si avvale di schemi di domande e risposte prefissate, il vero significato dell’opera. «Speriamo – conclude – di poter sbloccare la pagina quanto prima». (g.f.)

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