La Nuova Sardegna

Marco Delogu, da Londra a Gavoi: star internazionale

Marco Delogu, da Londra a Gavoi: star internazionale

Una carriera prestigiosa «in cui la Sardegna rappresenta un punto fermo»

29 settembre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Ha 61 anni, una moglie, un bimbo di 5 anni, una casa a Capalbio in Maremma, il cuore in Sardegna e un numero di telefono inglese: «Siamo in una fase di assestamento – sorride – dobbiamo ancora capire che fare da grandi». Le valigie a casa Delogu sono sempre pronte ma non si fanno programmi: «La vita può portarti in qualunque parte del mondo, in futuro potrei stare qui in Toscana, oppure a Roma, o perché no, in Sardegna. O forse potrei tornare in Inghilterra, mi piacerebbe molto». A Londra Marco Delogu ha vissuto per quattro anni, dal 2015 al 2019: a luglio di due anni fa ha lasciato l’incarico di Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, uno dei più importanti fra gli istituti di cultura del nostro paese nel mondo. Tra i vari eventi organizzati, ecco Nanni Moretti che legge “Caro Michele” di Natalia Ginzbuirg, Sandro Veronesi che dialoga con Jumpa Lahiri, la serata del film di Carlo Bonini su Giulio Regeni. Ma anche le tre cene di Natale per i senzatetto « di cui – dice il fotografo – sono particolarmente orgoglioso». Da due anni Marco Delogu è di nuovo in Italia: «Sto in Toscana ma mi sento in Sardegna: vivo in campagna tra asinelli e cavalli, i miei vicini di casa sono pastori di Orune». L’amore per la terra è forte, «ereditato da mio nonno paterno, agricoltore laureato in Agraria a Firenze, proprietario di terreni a Usini». Il padre Severino, invece, scelse la medicina: «Studiò al Liceo Azuni e poi si laureò all’Università di Sassari. Fece politica, iniziò con la Dc. Ma con lo scudocrociato l’amore durò poco, mio padre si schierò contro chi voleva fare alleanze con ex fascisti e monarchici. Più avanti, quando già viveva a Roma, insegnava alla Sapienza ed era un medico affermato a livello nazionale, ricoprì il ruolo di dirigente del Partito Comunista e con Giovanni Berlinguer contribuì a scrivere la riforma sanitaria».

Severino Delogu morì a Sassari nel 1990 nel suo studio in via Duca degli Abruzzi, all’Istituto Zooprofilattico di cui era presidente.

La moglie Luisa Selis, di Dorgali, è scomparsa invece nel 2015: era un’antropologa, studiosa delle tradizioni popolari sardi. A lei è stata dedicata la “Luisa Selis fellowship”, della School of Advanced study dell’Università di Londra. «Uno dei miei luoghi del cuore – dice Marco Delogu – in una speciale geografia dei ricordi legati alla mia famiglia». (si. sa.)

In Primo Piano
La sentenza

La Corte Costituzionale cassa le “norme estranee” fra quelle sanitarie che la Regione aveva inserito nella legge di stabilità 2023

Le nostre iniziative