La Nuova Sardegna

Ritrovata l’agendina della vittima

Ritrovata l’agendina della vittima

Omicidio di Perdaxius, risolto il mistero: gli appunti consegnati al pm Allieri

01 ottobre 2021
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CAGLIARI. È ricomparsa come d’incanto l’agendina appartenuta a Fabio Serventi, il ventiquattrenne di Perdaxius ucciso per l’accusa dal compaesano Andrea Pinna (35 anni) il 21 marzo dell’anno scorso. All’udienza di avantieri del processo in Corte d’Assise l’avvocato di parte civile Patrizio Rovelli aveva annunciato e poi presentato un esposto alla Procura e alla Procura generale per chiedere che il reperto sequestrato a casa dell’imputato e successivamente sparito dai corpi di reato venisse recuperato. Ieri l’agendina è stata trovata nella cassaforte della stazione carabinieri di Narcao e presto sarà consegnata al pm Rossana Allieri, che sostiene l’accusa al processo. In aula, il 20 ottobre, sarà spiegato anche come sia finita a Narcao e soprattutto perché, mentre è prevedibile che la parte civile chieda accertamenti scientifici sul libretto, la cui copertina è macchiata di rosso e appare danneggiato dall’acqua o dall’umidità.

L’agendina potrebbe contenere tracce genetiche utili a risalire ai possibili mandanti del delitto, mentre le annotazioni consultate a suo tempo dagli investigatori non sarebbero di interesse per il procedimento. Verrà anche verificato se l’agenda sia integra per quanto, come confermano le foto allegate agli atti del procedimento, piuttosto malandata.

Furono i carabinieri a sequestrare il quaderno durante una perquisizione a casa dell’imputato: era nascosto in una cassetta degli attrezzi custodita all’interno della Fiat Punto di Pinna. Fotografata e repertata, l’agenda è sparita dalla scena fino a ieri, quando i carabinieri hanno annunciato di averla recuperata e messa a disposizione della Procura.

Andrea Pinna, difeso dall’avvocato Teresa Camoglio, è accusato di aver ucciso Serventi su richiesta di uno o più mandanti, rimasti ignoti, in seguito a un debito di droga. Ha «confessato» il delitto in alcune conversazioni telefoniche ma non l’ha mai ammesso. (m.l)

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