La Nuova Sardegna

Volotea vuole vincere e punta sul super-ribasso

di Umberto Aime
 Volotea vuole vincere e punta sul super-ribasso

Gli spagnoli presentano un mega sconto da quasi 16 milioni per battere Ita

13 ottobre 2021
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CAGLIARI. Stavolta Volotea ha volato ancora più in alto. Addirittura, rispetto a due settimane fa, ha aumentato i ribassi di quasi il 20 per cento in alcune offerte. Voleva stravincere su Ita, anche in quest’occasione sua unica avversaria, e oggi dovrebbe stravincere, con uno sconto totale di 15,9 milioni se messi a confronto con i 37 proposti dalla Regione. Salvo colpi di scena dell’ultim’ora, come s’è visto sempre possibili nei bandi, da venerdì e fino al 14 maggio 2022, sarà proprio la compagnia low cost spagnola a garantire tutti i sei voli in continuità territoriale per i passeggeri sardi da Alghero, Cagliari e Olbia su Fiumicino e Linate. È un avvenimento. Perché finora a conquistare l’intero pacchetto, oppure a spartirselo, erano state sempre e solo compagnie classiche, ma oggi scomparse: Alitalia a Meridiana, esclusa una lontana e breve parentesi di Livingston, altra low cost, su Alghero.

Seconda e ultima chiamata. Nulla è cambiato, almeno all’inizio della gara bis. Come tredici giorni fa, anche nel nuovo bando in «emergenza e urgenza» – testuale –, dopo il clamoroso flop del primo, delle dodici compagnie invitate dalla Regione si sono fatte avanti ancora e solo Volotea e Ita. Perché, davanti alla riconfermata commissione dell’assessorato ai trasporti, è stata giocata una seconda, identica, partita, dopo la recente doppia esclusione – sempre di Volotea e Ita – dalla precedente.

Senza errori. Fatto tesoro del suo doppio e recente scivolone, in questa seconda gara Volotea non s’è dimenticata certo il documento d’identità del presidente e rappresentante legale, e poi ha scritto la ragione sociale in stampatello sulle buste. È proprio per questi due errori documentali che, due settimane fa, era stata messa alla porta. Non li ha ripetuti: anzi, stavolta, negli uffici dell’assessorato, s’è presentata con diversi avvocati al seguito, uno collegato persino dalla Spagna, pronti a dare battaglia. Ita, invece, dopo essere stata già esclusa per «inaffidabilità del primo piano industriale» – così deciso dalla commissione – alla gara bis s’è limitata a una presenza online e all’apparenza anche abbastanza distaccata.

Le offerte. Con sconti stratosferici, anche del 40 per cento sulla base d’asta, Volotea ha sbaragliato la concorrenza su tutte le rotte. Sui voli da Cagliari e Olbia, andata e ritorno, per Roma e Milano da un ribasso iniziale del 23,5 per cento è schizzata fino a un clamoroso 41,6. Su Alghero, invece, la sua seconda offerta è stata più contenuta: dal 21,5 al 23,1 di sconto. In numeri assoluti, rispetto alla prima gara, s’è detta pronta a coprire i voli con una compensazione complessiva, sarà pagata dalla Regione, di 21 milioni, mentre nella precedente gara s’era fermata a 25. Dunque, con una mossa a sorpresa, s’è messa al riparo da qualsiasi possibile sgambetto visto che le sue vecchie offerte ormai erano pubbliche. Ha rilanciato, in sostanza, per non essere sorpassata dalla concorrenza. Avrebbe potuto anche non farlo, perché Ita non ha cambiato neanche un decimale rispetto alla vecchia offerta, riproponendo la forbice dal 3 fino al 21 per cento di sconto. Aperte le buste, una prima domanda è sorta spontanea: la nuova compagnia di bandiera ha partecipato per partecipare, oppure, peggio ancora, è stata obbligata a presentarsi ma sapendo bene che avrebbe perso lo stesso? Chissà. Seconda domanda: Volotea, con i suoi ultimi sei super ribassi, riuscirà comunque a non andare in rosso, quando dovrà staccare biglietti da 39 euro (Roma) e 47 (Milano) destinati ai passeggeri sardi, le saranno sufficienti i soldi chiesti alla Regione per garantire la continuità territoriale fino a maggio? Chissà. Terza e ultima domanda: la base d’asta proposta dalla Regione, 37 milioni, è stata sproporzionata se messa a confronto con l’offerta finale di Volotea? Chissà, anche in questo caso.

Tirate le somme. Se a vincere il bando dovessero essere gli spagnoli, com’è molto probabile, alla fine la Regione dovrebbe risparmiare quasi 16 milioni e la continuità territoriale costerebbe massimo 21 milioni per i prossimi sette mesi. In caso contrario se le rotte dovessero essere assegnate a Ita, improbabile a questo punto, il risparmio scenderebbe a 8,5 milioni e il costo salirebbe a 28,4 milioni. E infatti la differenza fra le offerte di Volotea e Ita ammonta a 7,3 milioni: un’enormità.

Ultimi controlli. Subito dopo l’apertura delle buste, la commissione di gara ha verificato i documenti presentati dalla compagnie. È tutto in regola, stavolta? Pare dì sì. Oggi ci sarà la proclamazione ufficiale, non sono ammessi altri rinvii, e nell’attesa l’assessore ai trasporti, Giorgio Todde, ha commentato: «Credo che ormai ci siano tutte le condizioni per assegnare la gara a Volotea». Ma è una compagnia low cost. «Che differenza fa? Nessuna. Alla Regione interessa solo che, da venerdì in poi, i voli siano sempre chiari, efficienti e confortevoli».

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