Il paradiso delle pizzerie della Sardegna
Roberto Sanna
La classifica del Gambero Rosso: in vetta si riconfermano Framento di Cagliari, ReMi di Sassari e Pizzeria Bosco di Tempio
15 ottobre 2021
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Il podio sardo delle pizzerie resta invariato per il Gambero Rosso: i tre spicchi, assegnati a Napoli lunedì scorso durante la presentazione della guida, sono andati a Framento di Cagliari, (punteggio più alto nell’isola con 92 punti), ReMi di Sassari (91 punti) e Pizzeria Bosco (90 punti) di Tempio.Le stesse premiate nel 2020, quando la cerimonia si svolse on line per i problemi della pandemia.
Undici i locali premiati con i due spicchi: Sa Scolla (Cagliari), Pbread (Cagliari), Levante (Cagliari), Grains ( Cagliari), Impasto (Cagliari, new entry), Majori (Cagliari, altra new entry), Rubiu Brew Pub ( Sant’Antioco), Pomata Bistrot (Carloforte), Poppy’s (Carbonia), Ada (San Sperate) e S’Arzola ( Orotelli). Uno spicchio invece a Sa Prenzta (Seneghe). Una mappa geografica, bisogna dire, alquanto particolare visto che solo tre locali su 15 sono posizionati da Oristano in su: probabilmente servirebbe maggiore attenzione o almeno curiosità da parte degli ispettori del Gambero.
«Il livello della pizza in Sardegna è sicuramente molto buono e negli ultimi anni c’è stata una grande crescita, si trovano ottime pizzerie, si sta cominciando a lavorare molto bene sulla qualità e sugli ingredienti» commenta Sandro Cubeddu (nella foto) che con ReMi ha portato al top per il secondo anno consecutivo un locale sassarese (impresa mai accaduta negli scorsi anni). «Anche a Sassari ultimamente il panorama si sta vivacizzando, ci sono state diverse nuove aperture. Sicuramente il giudizio definitivo è quello del cliente, quando si dura negli anni vuol dire che uno ha lavorato bene – aggiunge –. Parlando poi di riconoscimenti, credo che le varie guide premino non solo la qualità della pizza ma anche altre cose come l’idea proposta, il servizio, l’identità: quando un locale è pieno anche durante la settimana e non solo nel week-end, non è mai un caso».
Undici i locali premiati con i due spicchi: Sa Scolla (Cagliari), Pbread (Cagliari), Levante (Cagliari), Grains ( Cagliari), Impasto (Cagliari, new entry), Majori (Cagliari, altra new entry), Rubiu Brew Pub ( Sant’Antioco), Pomata Bistrot (Carloforte), Poppy’s (Carbonia), Ada (San Sperate) e S’Arzola ( Orotelli). Uno spicchio invece a Sa Prenzta (Seneghe). Una mappa geografica, bisogna dire, alquanto particolare visto che solo tre locali su 15 sono posizionati da Oristano in su: probabilmente servirebbe maggiore attenzione o almeno curiosità da parte degli ispettori del Gambero.
«Il livello della pizza in Sardegna è sicuramente molto buono e negli ultimi anni c’è stata una grande crescita, si trovano ottime pizzerie, si sta cominciando a lavorare molto bene sulla qualità e sugli ingredienti» commenta Sandro Cubeddu (nella foto) che con ReMi ha portato al top per il secondo anno consecutivo un locale sassarese (impresa mai accaduta negli scorsi anni). «Anche a Sassari ultimamente il panorama si sta vivacizzando, ci sono state diverse nuove aperture. Sicuramente il giudizio definitivo è quello del cliente, quando si dura negli anni vuol dire che uno ha lavorato bene – aggiunge –. Parlando poi di riconoscimenti, credo che le varie guide premino non solo la qualità della pizza ma anche altre cose come l’idea proposta, il servizio, l’identità: quando un locale è pieno anche durante la settimana e non solo nel week-end, non è mai un caso».