La Nuova Sardegna

Anche Blue Air lascia a terra gli aerei

Anche Blue Air lascia a terra gli aerei

Incertezza per 620 dipendenti. Era una delle compagnie invitate al bando

28 ottobre 2021
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SASSARI. Era tra le compagnie aeree destinatarie dell’invito a partecipare al bando per la continuità aerea. Ma non ha mai presentato un’offerta. Ora il perché è chiaro: Blue Panorama chiude e aggiunge un altro grano al rosario delle difficoltà di chi opera nel trasporto aereo. La compagnia Blue Panorama ha sospeso martedì 26 ottobre le attività di volo. Uno stop che riguarda 620 dipendenti e 12 aerei. Un segno di crisi del settore che va ad aggiungersi a quelli arrivati da Alitalia, Air Italy, Ernest e Norwegian.

«Peggiora ulteriormente lo stato di crisi dell’intero settore che, come dichiariamo da mesi, sta implodendo soprattutto nel caso degli operatori italiani - scrivono in una nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti -. L’intera filiera versa in uno stato di crisi, è da inizio anno che denunciamo il rischio di un crollo complessivo del sistema ed il tavolo aperto solo adesso presso il Mims si rende ancora più vitale ed urgente affinché si trovino soluzioni rapide e siano previsti ammortizzatori sociali per tutto il 2022» spiegano le organizzazioni sindacali sottolineando che «è prioritario affrontare il tema industriale e quindi le grandi crisi ad esso collegate a partire da Alitalia-Ita per rafforzare il progetto della nuova compagnia e ricondurlo ad un ambito più idoneo sia in termini di dimensioni che di rapporti di lavoro. Va affrontata la crisi del sistema aeroportuale per le società di handling e catering. Il tavolo incardinato al Mims deve essere riconvocato al più presto dal momento che sono decine di migliaia i posti di lavoro a rischio» concludono.

Anche l’Usb che in una nota sottolinea il «rischio di un crollo complessivo del sistema e se non arrivassero le soluzioni dal tavolo aperto solo adesso presso il Mims, sarà un disastro da cui il trasporto aereo non si rialzerà. Servono interventi decisi che non si limitino al sostegno previsto con gli ammortizzatori sociali per tutto il 2022, ma serve riorganizzare il vettore nazionale e difendere il mercato italiano con lo stato che assuma questa responsabilità. È prioritario affrontare il tema industriale a partire da Alitalia-Ita per trasformare il corso di un progetto che si preannuncia come fallimentare in un investimento di rilancio».

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