La vita spericolata del cuoco della tv
Dall’assalto alla Jeep dell’Arma su una ruspa al possesso di sostanze stupefacenti
29 ottobre 2021
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SASSARI. Non si può certo dire che fosse passato inosservato. Alessio Madeddu, 52enne di Teulada, aveva colpito gli spettatori del programma di Alessandro Borghese, 4 Ristoranti, presentandosi per quello che evidentemente era: spavaldo, imprevedibile, schietto al limite della strafottenza ma anche grande conoscitore del mare e dei suoi prodotti. Un mix di fattori “telegenici” che avevano modificato la sua partecipazione al programma in una sorta di show personale che lo aveva trasformato in una piccola star.
Vita spericolata. Lontano dai riflettori, però, la vita dello chef dell’Ittiturismo Sabor’e Mari, attività che aveva ereditato dal padre, era stata tutt’altro che tranquilla. Il cuoco era conosciuto in paese come una persona estremamente umorale, spesso protagonista di episodi sopra le righe. La testimonianza più recente è anche quella più emblematica: il 2 novembre del 2020, dopo il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza, Madeddu non aveva trovato di meglio da fare che allontanarsi dal posto di blocco per poi ritornare sui suoi passi a bordo di una ruspa con cui aveva capovolto l’auto dei carabinieri che lo avevano sanzionato. Una bravata che gli era costata una condanna a 6 anni e 8 mesi per tentato omicidio che, dopo una breve permanenza nel carcere di Uta, stava scontando ai domiciliari nel locale di Porto Budello, di fronte al porto turistico di Teulada. Per questo motivo il 52enne era oggetto di continui controlli delle forze dell’ordine. Ma Madeddu aveva anche precedenti per droga, una decina di anni fa era stato sorpreso in possesso di due panetti di hashish da 250 grammi ciascuno.
Le reazioni in paese. La notizia dell’efferato omicidio del titolare dell’Ittiturismo di Porto Budello si è diffusa all’istante e ha generato apprensione e sgomento. Madeddu, ovviamente, era molto conosciuto ma la comunità non si aspettava certo un epilogo del genere. Anche perché l’ultimo fatto di sangue accaduto a Teulada è vecchio di più di cinquant’anni, quando una coppia era stata uccisa da un vicino di casa al termine di una lite. C’era stata anche un’altra tragedia, appena più recente, quando la vittima di una rapina era morta per soffocamento a causa del maldestro bendaggio praticato dagli autori del furto. Poi, un lungo periodo di tranquillità minata da quello che sembra l’esito di un drammatico raid punitivo ai danni del cuoco di Sabor’e Mari. (c.z.)
Vita spericolata. Lontano dai riflettori, però, la vita dello chef dell’Ittiturismo Sabor’e Mari, attività che aveva ereditato dal padre, era stata tutt’altro che tranquilla. Il cuoco era conosciuto in paese come una persona estremamente umorale, spesso protagonista di episodi sopra le righe. La testimonianza più recente è anche quella più emblematica: il 2 novembre del 2020, dopo il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza, Madeddu non aveva trovato di meglio da fare che allontanarsi dal posto di blocco per poi ritornare sui suoi passi a bordo di una ruspa con cui aveva capovolto l’auto dei carabinieri che lo avevano sanzionato. Una bravata che gli era costata una condanna a 6 anni e 8 mesi per tentato omicidio che, dopo una breve permanenza nel carcere di Uta, stava scontando ai domiciliari nel locale di Porto Budello, di fronte al porto turistico di Teulada. Per questo motivo il 52enne era oggetto di continui controlli delle forze dell’ordine. Ma Madeddu aveva anche precedenti per droga, una decina di anni fa era stato sorpreso in possesso di due panetti di hashish da 250 grammi ciascuno.
Le reazioni in paese. La notizia dell’efferato omicidio del titolare dell’Ittiturismo di Porto Budello si è diffusa all’istante e ha generato apprensione e sgomento. Madeddu, ovviamente, era molto conosciuto ma la comunità non si aspettava certo un epilogo del genere. Anche perché l’ultimo fatto di sangue accaduto a Teulada è vecchio di più di cinquant’anni, quando una coppia era stata uccisa da un vicino di casa al termine di una lite. C’era stata anche un’altra tragedia, appena più recente, quando la vittima di una rapina era morta per soffocamento a causa del maldestro bendaggio praticato dagli autori del furto. Poi, un lungo periodo di tranquillità minata da quello che sembra l’esito di un drammatico raid punitivo ai danni del cuoco di Sabor’e Mari. (c.z.)