La Nuova Sardegna

Intimidazioni agli amministratori locali: Sardegna quinta in Italia

Intimidazioni agli amministratori locali: Sardegna quinta in Italia

La classifica stilata da Avviso Pubblico prende in esame gli ultimi dieci anni in cui nell'isola ci sono stati ben 368 episodi

04 novembre 2021
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CAGLIARI. La Sardegna ancora tristemente protagonista delle classifiche nazionali per le intimidazioni agli amministratori locali, con minacce a sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali, ma anche dipendenti della pubblica amministrazione. Secondo il report stilato da Avviso Pubblico attraverso il monitoraggio delle notizie di stampa, l'Isola è quinta in Italia per numero di intimidazioni in dieci anni: dal 2011 al 2020 sono state ben 368 con la provincia di Nuoro che balza al decimo posto della classifica nazionale con 116 episodi. Seguono le province di Cagliari e Sassari (da 70 a 99 in dieci anni), Sud Sardegna (da 40 a 69) e infine Oristano (da 10 a 39).

La Sardegna entra anche nella top ten del 2020, quando era al nono posto con 21 casi. «I soggetti maggiormente presi di mira da minacce e intimidazioni dirette - spiegano da Avviso Pubblico in un'analisi nazionale - si confermano gli amministratori locali (60% dei casi, +4% rispetto al 2019). Tra questi, in particolare i sindaci (63%), seguiti dai consiglieri comunali (23%), assessori (8%) e vicesindaci (5%)». L'Isola è anche tra le poche regioni in cui a subire le minacce è stato il governatore Christian Solinas, e con lui ci sono i presidenti di Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna e Sicilia. Le minacce risalgono al 23 novembre dello scorso anno quando sul muro perimetrale di Villa Devoto, sede istituzionale della Regione, spuntarono scritte contro Solinas e l'assessore alla Sanità Mario Nieddu.

Ventuno quindi le intimidazioni nel 2020. La prima il 31 gennaio a Burgos, bruciata l'auto del vicesindaco Tonino Nieddu; il 10 febbraio a Orroli squarciate le gomme della vettura della vicesindaco Anna Pitzalis. Il 27 febbraio a Villagrande Strisaili nel mirino è finito il consigliere comunale Valerio Ecca, mentre il 5 aprile a Cagliari il bersaglio è stato un agente della municipale. Il 18 giugno scritte contro il sindaco di Villagrande Strisaili, Alessio Seoni; il 12 agosto a Sardara distrutta la vigna del vicesindaco Ercole Melis; il 24 agosto ad Alghero post diffamatori contro l'amministrazione comunale; 29 agosto ad Aritzo scritte di minacce contro il primo cittadino Gualtiero Mameli; l'11 settembre a Jerzu incendiato il furgone del consigliere comunale, Fabrizio Contu; il 13 a Bolotona scritte di minacce contro la sindaca Annalisa Motzo. Il 14 settembre ad Alghero un gruppo di persone insulta e minaccia il sindaco Mario Conoci. Il 23 ottobre a Santa Giusta scritte contro il primo cittadino Antonello Figus; il 5 e il 23 novembre a Cagliari scritte con minacce per il presidente della Regione e l'assessore alla Sanità. A Olbia il 12 dicembre bossoli contro l'ex consigliere regionale e provinciale Gian Franco Bardanzellu; il 17 dicembre a Villasimius in fiamme l'auto della società dell'assessore comunale al Turismo Sergio Ghiani; infine, il 23 dicembre a Lanusei scritte contro il primo cittadino Davide Burchi e il suo vice Salvatore Zito. (ANSA).

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