La Nuova Sardegna

L’impresario di un cantiere sulla 131 

Riprendeva i lavoratori, denunciato

Il sistema di videosorveglianza antifurto non era stato autorizzato

06 novembre 2021
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NURAMINIS. Aveva installato un sistema di videosorveglianza nel cantiere sulla statale 131 al fine di tutelarsi da furti e danneggiamenti vandalici, è finito nei guai perché in questo modo avrebbe potuto riprendere i suoi 25 dipendenti mentre lavoravano. Ieri a Nuraminis, nel corso di un servizio coordinato disposto dal Comando provinciale di Cagliari per il controllo di diversi cantieri presenti in provincia, i carabinieri del paese unitamente a colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro del capoluogo, hanno deferito in stato di libertà l’amministratore unico 55enne della società operante presso un cantiere stradale. Una norma dello Statuto dei lavoratori vieta che siano ripresi con strumenti audiovisivi i dipendenti mentre operano nella loro attività professionale. Servirebbe eventualmente una autorizzazione specifica da parte di organi superiori di controllo. I carabinieri avevano eseguito un controllo su un cantiere stradale in atto per l'ammodernamento della strada statale 131 e la futura realizzazione di due nuove strade complanari nel territorio comunale di Nuraminis. Hanno accertato che l'impresario, responsabile della ditta subappaltante per conto dell'Anas, aveva predisposto nello slot operativo un sistema di videosorveglianza in assenza di autorizzazione della sede territoriale dell'Ispettorato nazionale del lavoro o tramite accordo sindacale, come sarebbe stato previsto per poter video-riprendere i lavoratori all’opera. Nel medesimo contesto sono stati inoltre controllati 25 operai a vario titolo operanti in loco e non sono state riscontrate ulteriori irregolarità. (l.on)

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