La Nuova Sardegna

Il Psd’Az riunisce il consiglio nazionale

Il Psd’Az riunisce il consiglio nazionale

Incontro a Bonarcado per eleggere i nuovi membri della direzione del partito

14 novembre 2021
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SASSARI. Il consiglio nazionale del Psd’Az si riunirà oggi a Bonarcado, appuntamento alle 10.30 all’Hotel Sa Mola, per eleggere i membri della direzione nazionale e quelli della commissione nazionale di garanzia. In realtà quella di Bonarcado è la seconda puntata del congresso dei sardisti, che aveva a un lungo prologo il 18 settembre ad Abbasanta, all’hotel Baione. Dall’incontro di oggi dovrebbero arrivare le linee guida del partito valide perlomeno sino al termine della legislatura che vede il Psd’Az come partito di maggioranza relativa nella coalizione di centrodestra che governa la regione da più di due anni e mezzo e che, oltre al presidente-segretario Christian Solinas, ha in Regione anche due assessori, Quirico Sanna all’Urbanistica, Enti locali e Finanza, e Gianni Chessa al Turismo, Artigianato e Commercio. Dal consiglio nazionale, dunque, non potranno non arrivare chiare indicazioni anche sulla linea politica e sugli indirizzi dell’agenda politica dell’intera coalizione al governo della Regione.

A rispondere alla convocazione diramata dal presidente del partito, Antonio Moro, saranno anche i consiglieri regionali e i più di settanta delegati eletti dal precedente consiglio nazionale del partito che metteranno ai voti le nomine d ella direzione nazionale del Psd’Az e delle varie commissioni previste dallo Statuto del partito fondato da Emilio Lussu nel 1921. Durante la prima riunione “in presenza” del consiglio nazionale tutte la attenzioni erano puntate sul discorso del segretario Solinas e, soprattutto, sui dissensi di una porzione dei delegati che sarebbero dovuti arrivare durante l’incontro. Alla fine tutto si era risolto con i due minuti di applausi che avevano concluso il lungo intervento del segretario Solinas che aveva incassato l’approvazione dell’assemblea dopo aver tracciato un bilancio dei primi due anni di governo della Regione, a partire dalla riforma del sistema sanitario, fino alla la legge urbanistica, che era stata impugnata dal Governo Draghi. Tutte scelte difese a spada tratta da Solinas che si era anche pronunciato in maniera critica sugli stop imposti dal governo annunciando la richiesta di un parere della Corte costituzionale «a tutela del riconoscimento a livello nazionale della validità di tutte le leggi adottate dal Consiglio regionale». Oggi tutti gli argomenti rimasti in sospeso da settembre dovrebbero trovare una soluzione durante l’incontro programmato a Bonarcado.

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