La Nuova Sardegna

«Il virus è stato eradicato ora la Ue tolga l’embargo»

di Antonello Palmas
«Il virus è stato eradicato ora la Ue tolga l’embargo»

Lettera aperta di Pigliaru e degli uomini che ottennero il successo sulla Psa «Dati favorevoli, gli ispettori lo facciano presente alla commissaria Kyriakides»

16 novembre 2021
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SASSARI. Non è un caso che l’appello arrivi nei giorni in cui gli ispettori della commissione europea sono nell’isola per verificare se la Sardegna abbia o meno eseguito bene il compito nel contrastare la Peste suina africana che da oltre 40 anni ne blocca lo sviluppo del settore suinicolo: «Il Commissario europeo alla Salute e alla sicurezza alimentare accolga le richieste dell'Italia e della Sardegna sulla modifica delle attuali regole Ue riguardanti la Psa nell'Isola, autorizzando la commercializzazione dei suini e dei loro prodotti», affermando che l’epidemia è stata ormai sconfitta. A chiederlo in una lettera aperta alla commissaria europea Stella Kyriakides, indirizzata anche al governatore Christian Solinas e al ministro della salute Roberto Speranza, sono i protagonisti dei successi sulla malattia: l’ex governatore Francesco Pigliaru che avviò l’Unità di progetto per l’eradicazione, con risultati riconosciuti a livello internazionale, l’ex assessore alla sanità Luigi Arru, l’ex responsabile scientifico del programma Alberto Laddomada, l’ex presidente della V commissione Luigi Lotto e l’ex presidente del Consiglio Gianfranco Ganau.

Alla commissaria cipriota che ha in mano le sorti della suinicoltura sarda spiegano che «ormai non ci dovrebbe essere più alcun dubbio, la Psa è stata eradicata, non si registra alcun focolaio nelle aziende dal settembre 2018; non si è più riscontrato il virus in maiali bradi illegali dal gennaio 2019». E che quindi «il mancato riconoscimento del lavoro svolto sarebbe un segnale molto negativo che sarebbe percepito nella nostra isola come un segnale di lontananza dell'Ue dai propri cittadini».

Gli esponenti e il tecnico dell’ex giunta si dicono sicuri che gli ispettori nell’isola «fotograferanno con obiettività ed accuratezza la situazione epidemiologica molto favorevole, nonostante alcune criticità come la ricomparsa di maiali bradi in numero crescente nell'ultimo anno, sui quali però non è stata riscontrata alcuna positività». Riemersione ascrivibile «ai ritardi e alle indecisioni manifestate da almeno alcune delle forze politiche che formano la attuale maggioranza di governo regionale nel riconoscere che l'eradicazione della Psa sia un obiettivo di civiltà, legalità e progresso».

Secondo i firmatari «i risultati ottenuti con una spesa modesta per le casse pubbliche indicano con chiarezza la validità del processo avviato fin dall'inizio della passata legislatura (2014-19) dalla Giunta e dal Consiglio regionale che avevano considerato l'eradicazione come una priorità ed evitato il minacciato commissariamento da parte ministeriale grazie a una serie di provvedimenti». I firmatari della lettera danno atto all'attuale Giunta «di non avere interrotto, sia pure tra ritardi e incongruenze, almeno parte delle azioni previste dal programma di eradicazione messo in atto dalla precedente Giunta, incluso il contrasto al pascolo brado». Nelle ultime settimane infatti, a ridosso della visita degli ispettori, si è assistito a un improvviso risveglio delle attività di “depopolamento” dei bradi, con azioni a Orgosolo e Urzulei. E sui capi abbattuti si conferma «l’assenza di positività virologica o sierologica» mentre fino al 2017-18 la media era del 50%, con picchi dell’80%».

Al presidente Solinas si chiede di proseguire nella lotta al brado, di rafforzare i controlli veterinari e dare attuazione alla legge 28/2018 per rilanciare il settore, oltre che di fare pressione perché siano riconosciuti i risultati ottenuti; a Speranza di supportare la Regione in quest’ultima richiesta.

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