La Nuova Sardegna

La pioggia fa ancora paura 250 interventi in 24 ore

La pioggia fa ancora paura 250 interventi in 24 ore

Oggi il bollettino prevede un’altra giornata a rischio di livello arancione A Cagliari scuole e parchi restano chiusi. E si fa il conto dei danni

16 novembre 2021
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SASSARI. L’allerta di livello arancione per il maltempo in Sardegna proseguirà anche oggi. L’area depressionaria dovrebbe abbandonare l’isola solo a giovedì. Massima attenzione soprattutto nel Sarrabus da mezzanotte alle 6 con piogge sino ai 143mm. Sono le indicazioni che arrivano dal servizio meteo dell'Aeronautica militare della base di Decimomannu: l'allerta è stata prorogata dalla Protezione civile regionale fino alla mezzanotte di oggi. Per lo stesso arco temporale, la zona di Cagliari sarà interessata anche da una criticità ordinaria, con allerta gialla, per rischio idraulico. Codice giallo anche per le zone di Montevecchio Pischinappiu, Tirso e Gallura. È lo stesso fenomeno che si ripete: aria fredda dall'Atlantico e aria calda del Mediterraneo provocano una perturbazione che si autorigenera e che colpisce Baleari e sud Sardegna. Dopo una mattinata con precipitazioni, ma abbastanza tranquilla, il tempo sta peggiorando con il trascorrere delle ore. La Protezione civile raccomanda alla popolazione che, in presenza di fenomeni temporaleschi, è consigliabile restare nelle proprie abitazioni e, se ci si trova in un locale seminterrato o al piano terra, di salire ai piani superiori. Inoltre, viene consigliato di limitare gli spostamenti in auto ai soli casi di urgenza.

Sono almeno 250 gli interventi effettuati dalla Protezione civile per fronteggiare questa eccezionale ondata di maltempo. Nella sala operativa si continua a monitorare l'evoluzione delle condizioni meteo. Nel Sulcis e a Cagliari e hinterland è cominciata di buon’ora, ieri mattina, la conta dei danni delle 16 ore continue di diluvio torrenziale di domenica notte e primo pomeriggio di lunedì. Ieri fortunatamente il maltempo ha concesso in mattinata una tregua, ma intorno alle 18 è ricominciato a piovere insistentemente.

Un evento che ha provocato danni e disagi, ma soprattutto ha causato la morte dell’81enne di Sant’Anna Arresi Antonio Cinus, travolto dalla piena in un canalone d’irrigazione.

A Cagliari il sindaco Paolo Truzzu ha preannunciato che sarà fatta una delibera di giunta per chiedere il riconoscimento dello stato di calamità. Intanto ha prorogato anche per oggi la chiusura delle scuole, biblioteche, parchi e impianti sportivi. Stessa decisione da parte del rettore che ha prorogato la chiusura delle università.

Le situazioni erano ancora critiche ieri mattina in via dei Valenzani e soprattutto in via Italia a Pirri dove sono stati abbattuti per sicurezza una decina di pini: le radici a fittone nel terreno smosso dall’acqua torrenziale li avevano resi pericolosi. Nella zona di Sant’Anna Arresi le campagne sono completamente inondate e non sono mancate le accuse al Consorzio di bonifica e all’Unione dei Comuni per la mancata pulizia dei canali del sistema di irrigazione. Nella zona di Villa San Pietro, Sarroch e Capoterra i vigili del fuoco hanno assistito numerosi pastori rimasti isolati negli ovili, portando loro con l’elicottero generi alimentari e mangimi per gli animali. Da più parti si sono levate le critiche verso la Protezione civile regionale che aveva diramato un allarme meteo con criticità moderata (arancione), mentre in realtà quanto è poi avvenuto è stato da autentico bollino rosso. Sardegna, con epicentro il Cagliaritano e il Sulcis. Il governatore Christian Solinas sta seguendo la situazione in costante contatto con gli operatori. «Siamo vicini alle popolazioni colpite», dice il presidente della Regione, esprimendo il proprio cordoglio per la vittima del ciclone Blas.

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