La Nuova Sardegna

oggi è l’ultimo giorno per le candidature 

Pd, un segretario unitario per mettere fine al conflitto

Pd, un segretario unitario per mettere fine al conflitto

CAGLIARI. Alla vigilia della scadenza per le candidature alla segreteria, il Pd forse una soluzione l’ha trovata. Oggi potrebbe essere il giorno della ritrovata unità fra le molte anime del partito:...

16 novembre 2021
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CAGLIARI. Alla vigilia della scadenza per le candidature alla segreteria, il Pd forse una soluzione l’ha trovata. Oggi potrebbe essere il giorno della ritrovata unità fra le molte anime del partito: dai Popolari-Progressisti agli ex Diesse, dai Zingarettiani al Gruppo delle 200 firme, dai sostenitori di Base riformista fino agli ex soriani. Dopo un’infinità di riunioni, le correnti sarebbero pronte a designare un candidato unico, e quindi unitario, per la successione dell’uscente Emanuele Cani. Non sarebbe comunque una scelta decisa a tavolino, sostengono voci interne. Le primarie del 12 dicembre ci saranno in ogni caso e serviranno a legittimare la proposta sul futuro candidato-segretario, oltre a eleggere i componenti dell’assemblea regionale del partito.

La rosa. Nella tarda serata di ieri hanno cominciato a circolare i primi nomi di chi potrebbe rappresentare tutte le correnti. A cominciare da quello del consigliere regionale Piero Comandini, considerato autonomo ma soprattutto trasversale. A proporre per primi questa soluzione sarebbero stati i Popolari-Riformisti del duo Paolo Fadda-Antonello Cabras, più il deputato Gavino Manca, portavoce di Base riformista, cioè l’alleanza che ha vinto l’ultimo congresso del 2017. Però sono ottime anche le quotazioni della deputata Romina Mura, presidente della commissione lavoro alla Camera, che guida il Gruppo delle 200 firme. Dopo aver preteso a gran voce un dibattito fuori dai soliti schemi e quindi non più ostaggio delle decisioni prese da pochi, Mura avrebbe dato la sua disponibilità a mettersi alla testa di un partito compatto dal 2022 in poi. Altri nomi che circolano sono quelli di Luigi Lotto, proposto dai Zingarettiani, Carla Medau, sindaca di Pula ed ex soriana, e Davide Burchi, sindaco di Lanusei e sostenuto in prima battuta dagli ex Diesse. Salvo colpi di scena dell’ultim’ora, sempre possibili, il nome del nuovo segretario dovrebbe uscire da questa cinquina.

Trattative in corso. In questi ultimi giorni, le delegazioni si sono incontrate diverse volte. La svolta ci sarebbe stata domenica sera durante un confronto a più voci sulle tre mozioni congressuali presentate dai Popolari-Riformisti, dai Zingarettiani e dalle «200 firme». Alla fine la possibile contrapposizione fra più candidati sarebbe stata messa da parte per evitare di dare agli iscritti e all’esterno l’immagine di un partito ancora frammentato. Mentre oggi, come sollecitato tra l’altro anche dal segretario nazionale Enrico Letta, «il Pd deve e dovrà presentarsi compatto». A quel punto, anche se l’accordo sarà essere sottoscritto solo oggi, sarebbe passata la linea del candidato unico e unitario prima di tutto. (ua)

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