La Nuova Sardegna

bliTz della polizia 

Due tonnellate di cannabis sequestrate a Villacidro

di Luciano Onnis
Due tonnellate di cannabis sequestrate a Villacidro

VILLACIDRO . Nelle piantagioni autorizzate di cannabis sativa ci sarebbero state anche quelle di “indica”, che producono vera e propria marijuana. A queste deduzioni sono arrivati gli investigatori...

19 novembre 2021
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VILLACIDRO . Nelle piantagioni autorizzate di cannabis sativa ci sarebbero state anche quelle di “indica”, che producono vera e propria marijuana. A queste deduzioni sono arrivati gli investigatori della squadra mobile della questura di Cagliari che in un capannone di una azienda nelle campagne di Villacidro hanno scovato 2 tonnellate e mezzo di infiorescenze di marijuana e 500 piantine in essiccazione con un principio attivo 18 volte superiore al consentito. C’erano anche altri 250 chili di infiorescenze e altre 2mila piantine, che però avevano un Thc appena superiori alla media. Il coltivatore individuato e arrestato dalla Mobile è un quarantenne di Nuoro con diversi precedenti giudiziari, accusato di coltivazione e traffico di sostanza stupefacente. Il giudice ne ha già convalidato l’arresto e lo ha condannato a 18 mesi di reclusione, con sospensione della pena. Il suo nome non è stato reso noto “per esigenze investigative che potrebbero portare a nuovi sviluppi”.

Il blitz. All’alba dell’altro ieri 17, gli uomini della Sezione Criminalità Organizzata, coordinati dal capo della Mobile Fabrizio Mustaro, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta, hanno fatto “visita” al 40enne nuorese dopo essere venuti a conoscenza che nella sua azienda agricola, nelle campagne di Villacidro, c’era un deposito di sacchi di juta con un notevole quantitativo di infiorescenze di cannabis indica, pronto per essere spacciato, e centinaia di altre piantine in essicazione. Il blitz ha dato i risultati auspicati: oltre 2 tonnellate e mezzo di prodotto pronto per essere immesso nel mercato droga e 500 piante di marijuana in essiccazione. Dalle prime analisi a campione, svolte dal dipartimento di Scienze dell’ambiente dell’Università di Cagliari, le piante e le infiorescenze avevano valori medi di principio attivo 18 volte superiori al limite consentito. Sul mercato illegale la droga sequestrata avrebbe fruttato circa un milione di euro. Le piante illegali e le infiorescenze erano nascoste in mezzo alla marijuana “legale”. Infatti, nel corso della stessa operazione sono state sequestrate altre 2mila piante di cannabis sativa e 250 chili di rami con infiorescenze, che dalle analisi avevano un principio attivo di poco superiore a quello consentito, per il quale non sono previste sanzioni penali. Lo stratagemma ormai di uso ricorrente fra i coltivatori – secondo polizia e carabinieri – sarebbe quello di infilare nelle piantagioni autorizzate di cannabis sativa anche quelle assai più remunerative della “indica”, con la speranza di farla franca e poter ottenere forti ricavi nel commercio di stupefacenti. Una pratica – sempre secondo gli investigatori – che starebbe prendendo piede nel Campidano con produttori provenienti dal Nuorese, come documentano le recenti scoperte di maxi piantagioni di marijuana nelle campagne di Villasor, poco distante da Villacidro dove c’è stato adesso un altro ritrovamento.

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