La Nuova Sardegna

Fondi ai gruppi, condannati quattro dell’Udc

Fondi ai gruppi, condannati quattro dell’Udc

Colpevole per il tribunale anche Capelli, per il quale il pm Marco Cocco aveva chiesto l’assoluzione

01 dicembre 2021
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CAGLIARI. L’ex parlamentare nuorese Roberto Capelli è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione dal tribunale, che l’ha riconosciuto colpevole di peculato continuato per l’uso improprio dei fondi destinati al gruppo Udc nella tredicesima legislatura regionale. Con lui, il collegio della prima sezione presieduto da Tiziana Marogna ha condannato per la stessa imputazione l’ex consigliere Sergio Marracini e a due anni e due mesi Franco Ignazio Sisinnio Cuccu e Antonio Cappai. Il tribunale ha assolto per prescrizione i quattro imputati dai reati commessi fino al 7 marzo 2008 e ha disposto l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena.

Per Capelli il pm Marco Cocco aveva chiesto l’assoluzione, mentre per Marracini la continuazione con la precedente condanna a quattro anni e un mese che però la Cassazione ha ordinato di rideterminare per effetto di alcune prescrizioni. I reati per i quali gli ex consiglieri Udc sono stati giudicati si prescriveranno a febbraio dell’anno prossimo, difficile quindi che si possa celebrare il processo d’appello a meno che qualcuno rinunci alla prescrizione, una possibilità da escludere. A settembre dello scorso anno si erano prescritte anche le imputazioni per gli ex consiglieri Andrea Biancareddu e Salvatore Amadu, ancora prima le posizioni del leader del partito in Sardegna, Giorgio Oppi, e dei fratelli Alberto e Vittorio Randazzo, tutti usciti indenni dal processo in cui dovevano rispondere dello stesso reato contestato ai colleghi condannati dal primo collegio del tribunale.

Ieri mattina - presenti in aula Marracini e Cappai - hanno parlato i difensori Guido Manca Bitti per Cuccu, Massimiliano Ravenna per Marracini e Cappai, Anna Maria Busia per Capelli: tutti hanno chiesto l’assoluzione. Ravenna ha fra l’altro ricordato al tribunale come la teste chiave del processo Ornella Piredda abbia sempre riferito che Marracini rendicontava puntualmente ogni spesa con fatture e ricevute, che sono risultate sparite all’avvio dell’inchiesta giudiziaria. Mentre è stato il pm Cocco, nel corso della sua requisitoria, a sostenere che Capelli «ha tenuto una contabilità non ufficiale, ma precisa e completa che teneva conto di tutte le entrate e le uscite, distinguendo le esigenze del partito Udc da quelle del gruppo. E quella contabilità è stata consegnata spontaneamente dallo stesso imputato al nostro ufficio». L’avvocato Manca Bitti ha sostenuto che per Cuccu manca la prova che le sue spese siano state in contrasto coi criteri stabiliti dal consiglio regionale per l’uso delle somme destinate al funzionamento dei gruppi.

Le cifre contestate dalla procura sono queste, in parte assorbite dalla prescrizione: Capelli (129.500), Marracini (26.500), Cappai (36.766) e Cuccu (175.000). (m.l)



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