La Nuova Sardegna

Agnello Igp, Cualbu confermato presidente

Agnello Igp, Cualbu confermato presidente

Il Consorzio di tutela ha rinnovato la propria dirigenza. In 6 anni il numero di soci cresciuto del 70%

04 dicembre 2021
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SASSARI. Battista Cualbu è stato confermato alla presidenza del Consorzio dell’agnello di Sardegna Igp. Lo hanno votato circa 4.500 soci del Consorzio attraverso le assemblee parziali di novembre che si sono svolte a Tramatza per i soci delle province storiche di Cagliari e Oristano e di Macomer per le provincie di Sassari e Nuoro. Ieri mattina invece l’assemblea generale composta dai delegati di ogni provincia ha eletto il nuovo Consiglio di amministrazione che per la prima volta nella storia del Consorzio vede anche la presenza di una donna, Mariafrancesca Serra di Usellus. Insieme a lei e Battista Cualbu sono stati eletti anche Leonardo Salis, Roberto Tuveri, Tonino Cera, Francesco Pala (tutti in rappresentanza degli allevatori), insieme a Francesco Forma e Antonello Milia per i macellatori e Felice Contu per i porzionatori. da parte dell’assemblea il Consiglio di amministrazione si è riunito ed ha eletto all’unanimità Battista Cualbu presidente.

Per Cualbu, presidente regionale di Coldiretti, si tratta di una conferma che arriva dopo sei anni (la prima elezione avvenne nell’ottobre del 2015). Oggi il mercato chiede quasi e solo esclusivamente agnello a marchio Igp (oltre il 90%) ed anche gli interventi istituzionali (nazionali e regionali) danno priorità assoluta a questi.

Dal 2015 ad oggi il numero dei soci è cresciuto del 70% con + 1.847 unità, passando da 2.641 a 4.488.

“Proseguiremo nella strada tracciata negli ultimi sei anni con un consiglio espressione di tutte le Organizzazioni agricole – è il primo commento di Battista Cualbu -. Il lavoro di questi anni è certificato dai numeri ed frutto di una lavoro di rete e di sinergie con tante realtà: istituzioni, scuole, mondo associazionistico e gli altri Consorzi Igp”.

A novembre il numero degli agnelli certificati ha registrato un + 20% rispetto al 2020 (101.900 capi rispetto agli 85.434 del 2020) e un + 70% rispetto al novembre 2019 (quanto i capi certificati furono 60.126). Il prezzo è aumentato di quasi il 25%: dai 3,98 euro al kg (peso vivo) pagati al pastore nel novembre 2020 ai 4,95, in media, pagati quest’anno nello stesso mese (dati Ismea).



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