La Nuova Sardegna

Stop alle sfilate di Carnevale in Sardegna, il Covid spegne la festa

di Silvia Sanna
Stop alle sfilate di Carnevale in Sardegna, il Covid spegne la festa

Annullati gli eventi a Tempio, alt anche a Bosa e niente falò per Sant’Antonio

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SASSARI. Un altro anno in stand-by, dopo lo stop parziale del 2020 e quello generale del 2021. Il Covid ferma le sfilate del Carnevale, spegne la musica e i balli in piazza e trasforma le celebrazioni religiose collettive in eventi aperti a pochissimi intimi. Il virus corre e l’unica arma per arginare la sua diffusione è la prudenza: dopo le “concessioni” a Natale e Capodanno, ora più che mai è vietato rischiare. Il primo pollice in giù è per i tradizionali falò in onore di Sant’Antonio Abate (patrono del fuoco) in programma tra il 16 e il 17 gennaio e che in molti centri dell’isola coincidono con la prima uscita delle maschere tradizionali. Ma insieme al virus cammina veloce anche il calendario. Lo sanno bene a Oristano, dove andrà in scena una Sartiglia molto più che dimezzata, al punto che potrebbe non esserci neppure la corsa alla stella: un po’ come se a Sassari ai Candelieri del 14 agosto mancassero i ceri. Ma anche a Bosa e Tempio, che ospitano due tra i Carnevali più conosciuti dell’isola: in entrambi i casi, i preparativi sono congelati e si guarda al 2023.

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Fuochi spenti. Niente falò di Sant’Antonio a Ottana, dove il sindaco Franco Saba ha emesso un’ordinanza in cui annulla tutti gli appuntamenti tra cui anche la tradizionale cena collettiva e l’uscita delle maschere. «Forse qualche uscita spontanea ci sarà, ma mi appello al buon senso». E anche al rispetto del decreto ministeriale che vieta sino al 31 gennaio l’organizzazione di qualsiasi evento che possa creare assembramenti. Niente fuochi neppure a Mamoiada, conferma il sindaco Luciano Barone: «Il decreto e la recrudescenza dei casi Covid non ci hanno lasciato altra scelta, tutto rinviato al prossimo anno». E in questa situazione, è difficile essere ottimisti: «Sarà difficile che tra febbraio e marzo potremo organizzare manifestazioni e sfilate di Carnevale», dice il sindaco. Con grande dispiacere da parte dei Mamuthones e Issohadores Associazione Atzeni, anima della festa di Sant’Antonio e di tutto il Carnevale mamoiadino: «Riteniamo che sarà prolungato il decreto in vigore, dobbiamo aspettare ma credo che non potremo organizzare nulla», dice Lorenzo Dessolis, uno dei soci dell’associaizone. Stessa musica a Bosa: «Non si farà Su fogulone, il grande falò per Sant’Antonio – dice il sindaco Pierfranco Casula – ci sarà solo un’accensione simbolica alla presenza del parroco ma chiusa al pubblico. È un grande dispiacere ma in questo momento la nostra comunità sta affrontando una situazione particolarmente difficile: ci sono più di 250 positivi e siamo stati costretti a chiudere le scuole. Ci auguriamo di uscirne presto e di poterci di nuovo riunire e festeggiare il Carnevale».

Carri in garage. Il sindaco Casula guarda all’estate, e immagina di organizzare un grande evento che possa promuovere e fare da traino al classico Karrasegare Osinku: «Inutile illudersi, anche quest’anno le manifestazioni salteranno perché è impensabile organizzare eventi di massa tra appena poco più di un mese. È vero che i bosani hanno mille risorse e anche all’ultimo minuto, se i contagi dovessero calare, potrebbero inventarsi qualcosa di coinvolgente. Per la comunità il Carnevale è un evento sentito e importantissimo, e sia dal punto di vista economico ch della promozione turistica ha un valore enorme. L’amministrazione ci crede e investe: in bilancio abbiamo 30mila euro per il Carnevale, in assenza degli appuntamenti tradizionali organizzeremo eventi itineranti e mostre. E lavoreremo, a partire dall’estate, per la prossima edizione». Così anche a Tempio, dove dopo gli annunci di fine ottobre “il Carnevale si farà”, il clima è cambiato. L’Associazione Carrasciali si è è fermata, da alcune settimane non si lavora più all’allestimento dei carri allegorici per le sfilate di giovedì, martedì grasso e della domenica di Pentolaccia. Dice il sindaco Gianni Addis, che ieri sera ha incontrato l’Associazione: «La decisione era nell’aria ed è stata accolta con dispiacere e rassegnazione. Tutti gli eventi sono annullati perché a causa del Covid mancano le condizioni di sicurezza». Ma l’appuntamento è rinviato: «Ci rivedremo tra circa un mese per un aggiornamento, l’idea è quella di organizzare una grande festa di Carnevale in primavera».

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