La Nuova Sardegna

Mattarella-bis al Quirinale: le reazioni dei parlamentari sardi

Alessandro Pirina
Un momento dello spoglio delle schede in una delle votazioni dei giorni scorsi
Un momento dello spoglio delle schede in una delle votazioni dei giorni scorsi

Esultano i dem Ganau e Frailis: "La soluzione migliore". Cappellacci: "In questo parlamento non c'è una maggioranza, meglio confermare l'attuale Capo dello stato". Sasso Deidda deluso: "Spiace sia finita così"

29 gennaio 2022
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ROMA (dall'inviato). Il Parlamento si prepara a dare il via libera al Mattarella bis. Il flop della Casellati ha mandato in frantumi il centrodestra, con Forza Italia, che ha contribuito non poco ad affossare la sua presidente del Senato, che molla Salvini e vira sul capo dello Stato uscente. Il leader della Lega, rimasto solo all’interno della maggioranza che sostiene Draghi, è costretto a capitolare e a ingoiare il Mattarella bis. Una marcia indietro su cui infierisce Giorgia Meloni che resta all’opposizione anche nella corsa al Quirinale.

“Ci dispiace sia finita così – dice Salvatore Sasso Deidda, deputato di Fratelli d’Italia -. Prima la rosa di nomi, poi il candidato di centrodestra che noi abbiamo votato a differenza di altri, sempre all’insegna del “fate presto, per poi arrivare a questo esito solo perché i partiti della maggioranza non volevano perdere i posti di governo”.

“Ci scrivono traditori, ma perché? – dice Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia, che si è negativizzato questa mattina e stasera potrà partecipare in aula allo scrutinio decisivo -. Si sapeva dal 2018 che era impossibile formare una maggioranza in questo Parlamento. Io dico che in questa situazione è meglio confermare il presidente Mattarella per un paio d’anni che un altro presidente imposto dal centrosinistra che resta al Quirinale per 7”.

Di tutt’altro tenore i commenti in casa centrosinistra. “Mi sembra la migliore soluzione possibile – commenta Gianfranco Ganau, grande elettore regionale in quota Pd -. Dopo le azioni dilettantesche messe in atto da Salvini, una partita delicata che andava gestita in maniera molto più attenta, la riconferma di Mattarella mi sembra l’unica strada percorribile”.

“Sono davvero felice per questa conclusione, soprattutto per il Paese – aggiunge il deputato dem Andrea Frailis -. Era più che razionale e giusto mettere in tutela il governo Draghi che deve continuare ad andare avanti e confermare l’alto profilo istituzionale del presidente Mattarella”.

Luciano Cadeddu, deputato del Movimento 5 stelle, si dice contento per Mattarella “ma la sua rielezione è una sconfitta di tutti. Riuscire a fare sintesi sarebbe stato un segnale di maturità politica “.

Non diverso il discorso di Mara Lapia, capogruppo del Centro democratico. “Mattarella sicuramente fa sentire sicuri gli italiani, ma rappresenta il fallimento di una classe politica incapace di eleggere un presidente della Repubblica. E il fallimento appartiene soprattutto ai leader che hanno caratterizzato questa elezione pensando solo a interessi personali, non riuscendo a tenere uniti nemmeno i loro gruppi”.

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