La Nuova Sardegna

energia 

No di Legambiente: «Niente metano a Portovesme»

di Giuseppe Centore

CAGLIARI. La nave gasiera che dovrebbe essere attraccata stabilmente a porto industriale di Portoscuso, a Portovesme e che dovrebbe contenere il gas naturale destinato alle imprese del territorio e...

06 febbraio 2022
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CAGLIARI. La nave gasiera che dovrebbe essere attraccata stabilmente a porto industriale di Portoscuso, a Portovesme e che dovrebbe contenere il gas naturale destinato alle imprese del territorio e alla rete che servirà l’area metropolitana di Cagliari è troppo grande e non va collocata lì. Lo sostiene Legambiente, che nella sua battaglia contro il metano, anche come fonte di transizione, ritiene inaccettabile la presenza della gasiera a Portovesme.

«Con sorpresa, considerato il pesante inquinamento dell’area industriale di Portoscuso, il futuro decreto “Sardegna-Energia” – si legge in una nota di Legambiente – prevede da parte di Snam il dimensionamento e la localizzazione di una gaseira lunga oltre 200 metri da ormeggiare alla banchina nella zona industriale del piccolo porto di Portovesme già interessata dal transito delle navi che trasportano i minerali di piombo e zinco, di Bauxite e di Carbone e del traghetto passeggeri per Carloforte. La presenza di un impianto da 110mila metri cubi di Gnl è incompatibile con le altre attività industriali e di transito dei traghetti passeggeri per Carloforte. Inoltre – continua la nota – contrariamente alle raccomandazioni dell’OMS non viene descritto e documentato il territorio nel quale il progetto è inserito, quasi che non fosse ubicato in una zona già altamente inquinata».

Legambiente ricorda e fa sue le considerazioni di Enel, secondo la quale non ci sarà alcun futuro per la vicina centrale a carbone “Grazia Deledda”, destinata alla chiusura al più tardi nel 2028. Enel ha dichiarato che non intende convertire quell’impianto a metano, a differenza di quanto farà in altri siti nazionali. Naturalmente non è escluso che un nuovo soggetto industriale si candidi di costruire una media centrale a gas, ma allo stato questa ipotesi fa parte solo dei rumors che agitano il fronte della politica energetica.

«È necessario attuare il “Phase-Out delle centrali termoelettriche a carbone” entro il 2025 – ammonisce Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – riconfermiamo la priorità della realizzazione del Tyrrhenian Link per programmare al più presto un notevole sviluppo delle Fonti di Energia da Fonti Rinnovabili di cui la Sardegna ha bisogno nella prospettiva della autosufficienza energetica». Legambiente chiede perciò una modifica profonda del decreto; da ciò consegue il naturale spostamento della gasiera da Portovesme all’area cagliaritana. Una ipotesi non vista con favore dall’unica azienda presente nel territorio di Portovesme, Eurallumina, la maggior beneficiaria dell’arrivo del metano in zona, che da anni si batte per questo risultato; condizione imprescindibile per una sua riapertura.

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