La Nuova Sardegna

Arte e panini gourmet nel cuore di Bosa

di Luca Urgu
Arte e panini gourmet nel cuore di Bosa

Bistrot Delicatessen Don Carlo, le tre storiche anime della famiglia Chelo: la pasticceria, la rivendita di prodotti del territorio e la galleria

11 febbraio 2022
3 MINUTI DI LETTURA





Tra storia e antico blasone, arte homemade da respirare a pieni polmoni, la vera seduzione è un panino gourmet alla mortadella. A Bosa, nella via Cugia che attraversa il Corso, il Bistrot Delicatessen Don Carlo conquista per un ambiente unico e la capacità di trovare soluzioni congeniali per il palato magari unendo salmone, avocado e semi di papavero. Sempre qui le melanzane alla parmigiana dentro un pane arabo diventano food porn, anche se la mortazza rimane il must. Il locale sorge al piano terra dello storico palazzo Chelo in uno degli angoli più affascinanti e accoglienti della cittadina sul Temo, che soprattutto durante la bella stagione è raggiunta da turisti di ogni dove attirati da una vacanza esperienziale fatta di luoghi unici che regalino sapori ed emozioni. Qui seduti ad un colorato tavolino esterno durante la bella stagione rapiscono i tempi compassati di una città indolente che ammalia e questa osmosi tra turisti e locali che non fanno fatica a familiarizzare. E questo bello spazio gestito da tre anni da Nicola Laria Chelo si è ritagliato una dimensione particolare ed accattivante grazie ad un’offerta fresca ed innovativa che guarda ai prodotti del territorio e del forno pasticceria di famiglia di Adriano Chelo. Una famiglia importante che a Bosa fa impresa da generazioni e che in alcuni settori come nella ristorazione e nell’accoglienza è stata una vera pioniera. Così Nicola ha unito tre anime degli zii in un unico grande spazio. La rivendita dei dolci, della pasticceria e dei prodotti tipici del territorio (di Silvano Chelo) è stata inglobata dal bar delicatessen Don Carlo che ha fagocitato la galleria anima e habitat naturale delle opere dello zio artista Mariano Chelo. Lo stesso che durante l’estate si riprende il suo spazio per produrre nuovi quadri o incontrare i clienti gourmet amanti della pittura. «Non ho inventato niente, ho solo implementato quello che c’era prima dando magari un servizio coordinato. I prodotti da forno e la pasticceria li vendiamo ancora nel locale, abbiamo sempre vini, oli e altri prodotti del territorio. Abbiamo sviluppato un servizio bar sempre più coordinato a una cucina easy: soprattutto taglieri, panini con un’identità e alcuni piatti. Non troppi ma fatti bene – racconta Nicola, 33 anni, ma già con alle spalle diverse esperienze nel mondo della ristorazione e del beverage in Italia e all’estero –. In particolare i due anni a Londra sono stati molto formativi. Io osservo molto e sperimento. Alla fine trovo le combinazioni che mi sembrano più opportune». Le soddisfazioni arrivano eccome, ma la stagione potrebbe essere più lunga: «Possiamo crescere ancora molto – spiega – i margini ci sono tutti. Soprattutto dai turisti sono arrivati tantissimi bei feedback. Si sono sentiti a casa e a volte arrivati per caso per un caffè si sono sentitI coccolati e accarezzati dall’atmosfera del locale. Sono tornati per pranzo e cena. E per noi c’è stato il piacere della conquista e di una fiducia ripagata». Il cliente va spesso consigliato con garbo e attenzione, guidato in un universo gastronomico che rischia di non conoscere perché proviene da un altro contesto geografico. «Per questo motivo spesso proponiamo già nella carta degli abbinamenti tra i piatti e le bevande. In molti ci ascoltano e si affidano. Una responsabilità che ci prendiamo con piacere», dice Nicola che è il vero front man del locale che conosce le linee e la clientela, spesso solo con uno sguardo. «Sono giovane, ma è da tanti anni che lavoro. Ho iniziato con i drink serali nei locali per poi passare a tutto il resto. Ogni momento è stato prezioso. Sarebbe bello crescere ancora magari proprio qua a casa valorizzando i tesori che abbiamo e confrontandoci senza problemi con tutti».

In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative