La Nuova Sardegna

L’isola di Jessica Cani vola sul web

di Giovanni Fancello
L’isola di Jessica Cani vola sul web

Si chiama “Sardegna quanto basta” il sito che parla di gastronomia, marketing e comunicazione: «Uno strumento per valorizzare in maniera etica i territori» 

18 febbraio 2022
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Se c’è un mondo che è perennemente in evoluzione è proprio quello della comunicazione.

Il profumo della carta stampata sta perdendo l’esclusività che la caratterizzava, anche se ancora affascina per la sua capacità di approfondire. Anche il mondo del cibo vive di notizie prese e smozzicate nel mondo del web.

In rete fioriscono però realtà che sorprendono, donne, uomini, che studiano, si specializzano e praticano discipline complesse e approfondite come: comunicazione digitale, marketing, laboratori di scrittura e formazione gastronomica. Sardegna Quanto Basta è un sito che merita di essere visitato ed è una creatura di Jessica Cani.

Jessica ci può parlare di lei e del suo lavoro?
«Vivo tra il Sulcis, dove sono nata, Cagliari e le mete che scelgo per i miei viaggi. Sono una food copywriter, social media strategist e content creator che, spiegato in maniera semplice, significa che mi occupo di comunicazione digitale per aziende del settore enogastronomico e, dal 2016, porto avanti il mio progetto Sardegna Quanto Basta attraverso cui racconto la cultura del cibo».

Come nasce questo progetto?
«Vengo da una famiglia che ha sempre avuto grande rispetto per il cibo: avere in tavola piatti tradizionali preparati con materie prime di stagione e del territorio era ed è una conseguenza del contesto in cui sono cresciuta. Mio padre, quando ancora lavorava in miniera, si dedicava alla campagna, coltivando il suo orticello e raccogliendo ciò che la natura offre; mia madre ha sempre portato in tavola piatti antichi delle mie nonne e bisnonne che mi hanno mostrato tacitamente le mie origini. Inizialmente il progetto nasce su Instagram il profilo @jessica_cani, dove coltivo una community di oltre 16.000 persone, e poi si espande sul blog per conoscere e raccontare realtà in cui il cibo sia cultura, memoria, connessione e contaminazione. Ho sempre amato il mondo digitale e ho voluto utilizzarlo come strumento per comunicare, promuovere e valorizzare in maniera etica e responsabile i territori attraverso le tipicità, usando le mie competenze. Ho vissuto cinque anni tra Italia ed estero, specializzandomi in comunicazione con un master alla Bologna Business School e lavorando in web agency e aziende enogastronomiche».”

Una viaggiatrice gastronomica? «Ambivo a creare uno spazio che raccontasse ciò che io cerco quando viaggio, in Sardegna e oltremare: connessioni fra persone, territori e cibo. Sardegna Quanto Basta ha inizialmente curato la nostalgia che provavo per la mia terra quando ero lontana. Quando ho deciso di tornare nell’isola, è proseguito come missione, da un lato per mostrare la nostra storia e le nostre tradizioni culinarie a chi non le conosce, dall’altro per osservare con curiosità l’evoluzione della tradizione. Nei miei canali, passato e presente si uniscono nel rispetto della materia prima, del territorio e del lavoro dell’uomo. I miei contenuti sono per chi, come me, dietro a un piatto cerca una storia. Il cibo è cultura e, come tale, la percezione e il gusto mutano a seconda delle società. Ciò che per noi è cibo non lo è necessariamente dall’altra parte del mondo ma, in quanto fonte di vita, memoria, abitudine e ritualità, merita di essere conosciuto e rispettato lasciando da parte i pregiudizi».

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