Vertice fra ministro e opposizioni
Lunedì 7 marzo il confronto a Roma sul caso Sardegna e il caos negli ospedali
24 febbraio 2022
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CAGLIARI. Il ministro della salute, Roberto Speranza, e le opposizioni di centrosinistra si incontreranno – lunedì 7 marzo a Roma – per confrontarsi sul «caso Sardegna». Era proprio questo l’appuntamento che Leu, Progressisti, Pd e Movimento Cinque stelle si aspettavano dopo aver denunciato, in più occasioni, l’emergenza negli ospedali nella quarta ondata della pandemia. Fino a tal punto, che qualche giorno fa, avevano sollecitato al ministro anche l’invio degli ispettori, per «un’indagine approfondita sul caos nei pronto soccorso, con pazienti costretti ore e ore nelle ambulanze prima di essere visitati». In queste ultime settimane gli ispettori ministeriali non sono arrivati, ma saranno le opposizioni ad andare a Roma. I quattro partiti invieranno due delegati ciascuno e si presenteranno con un Libro bianco sullo stato della sanità sarda a cavallo fra l’anno scorso e i primi mesi di quest’anno. In una recente conferenza stampa, le opposizioni avevano messo assieme i casi più eclatanti dopo diversi sopralluoghi negli ospedali di Sassari e Cagliari, ma anche in quelli periferici. A cominciare dal paziente trasferito da un capo all’altro della Sardegna alla ricerca di un posto letto libero. Oppure il rinvio a data da destinarsi gli interventi chirurgici a causa di alcuni reparti trasformati in aree Covid per l’aumento esponenziale dei contagi a causa del diffondersi della variante Omicron. Per finire con le liste d’attesa: erano già esagerate prima della pandemia e sono diventate mostruose dopo le prime due ondate della pandemia. «Dal ministro – ha sottolineato il capogruppo di Liberi e Uguali Eugenio Lai – ci aspettiamo più di una risposta». Sulla sanità, va ricordato, c’è stato anche un confronto straordinario in Consiglio regionale. In quell’occasione l’assessore Mario Nieddu aveva replicato: «Il vero problema è che mancano medici e infermieri. Stiamo facendo di tutto per sbloccare i concorsi e assumere il maggior numero possibile di personale».