La Nuova Sardegna

Camion fermi, primo giorno di presidio

Camion fermi, primo giorno di presidio

Inizia oggi la protesta degli autotrasportatori contro il rincaro dei carburanti: manifestazioni nei punti nevralgici dell’isola  

14 marzo 2022
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SASSARI. La protesta contro il caro carburanti inizia oggi. Gli autotrasportatori cominceranno i presidi seguendo lo schema studiato per giorni e ufficializzato sabato, dopo aver ricevuto il nulla osta delle questure e dopo la conclusione dell’assemblea di Tramatza che ha dato il definitivo via libera all’agitazione.

I mezzi pesanti si ritroveranno davanti a porti e zone industriali dall’alba per i prossimi tre giorni, quando “scadranno” i permessi delle questure. Sempre che, nel frattempo, non arrivino risposte o soluzioni da Cagliari o soprattutto da Roma. In una mobilitazione a parte, ma con la stessa causa, il caro gasolio, saranno coinvolti anche i pescherecci dello strascico della marineria di Porto Torres: contro gli aumenti che rendono impossibile far tornare i conti, questa mattina rimarranno fermi, ancorati alla banchina del molo Segni. I camionisti incroceranno le braccia a Cagliari, al porto storico all’altezza dell’ingresso merci e nello scalo industriale di Macchiareddu. Sono previsti presidi anche davanti alle zone industriali di Samatzai, Monastir, Villacidro e forse anche di fronte alla Saras. Protesta anche al porto di Oristano. E poi camion anche a Porto Torres, molo Asi, a Olbia, Isola bianca, a Nuoro Pratosardo e nella zona industriale di Tossilo-Macomer. La protesta comincerà all'alba e sarà una lunga giornata. Anche perché la prima speranza di tornare a casa è prevista solo per domani, il giorno in cui è stato fissato l’incontro tra il ministero e i sindacati. Quando gli autotrasportatori verranno a conoscenza degli esiti dell’incontro tecnico sulla vertenza, decideranno su che strada proseguire. Sul tenore delle risposte, gli autotrasportatori non hanno alcun dubbio: «Devono essere fatti, non parole: taglio delle accise e prezzo del gasolio ribassato tenendo presente la media degli ultimi tre quattro anni». Non sarà solo una protesta solo degli uomini del settore autotrasporto. Tra i promotori anche le donne del comparto: soprattutto titolari di imprese. Oggi in strada ci saranno anche loro.

Intanto ancora non è chiaro in che modo parteciperanno, sempre che lo facciano, le grandi aziende isolane dell’autotrasporto. Rimaste defilate durante il ciclo di incontri che hanno portato alla protesta, sabato potrebbe essere arrivata anche la conferma della loro partecipazione. Anche se dall’assemblea dei camionisti non sono filtrati i nomi delle aziende pronte a fermare il loro camion.

Mentre l’autotrasporto porta in strada tutte le sue ragioni, la protesta inizia a dilagare. Sabato 19 marzo tutti i lavoratori sono stati chiamati a partecipare ad una manifestazione che partirà dalla rotonda di Chilivani. Per il momento il tam tam degli organizzatori ha suonato solo nelle chat di Whatsapp, accompagnato da un messaggio che lascia poco all’immaginazione: «Siamo soffocati dai rincari, tutti abbiamo il diritto di vivere dignitosamente». (c.z.)

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