La Nuova Sardegna

La protesta dei camionisti, danni per milioni: nelle campagne sarde sale la protesta

Roberto Petretto
La protesta dei camionisti, danni per milioni: nelle campagne sarde sale la protesta

I produttori agricoli sono i più penalizzati dal blocco dei trasporti. Traffico marittimo dei cargo ridotto di due terzi in questa settimana

19 marzo 2022
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SASSARI. Dopo cinque giorni è arrivato il momento della conta dei danni: il “non sciopero” degli autotrasportatori non ha prodotto risultati significativi sul prezzo dei carburanti, ma ne sta producendo, e di pesanti, sulla già sofferente economia sarda. Non ci sono cifre precise sulle conseguenza che il blocco sta infliggendo alle aziende che si servono del trasporto su gomma per il trasporto delle merci. Un dato, però, può essere significativo: il gruppo Onorato effettua un servizio esclusivamente cargo tra Olbia e Livorno, tre volte ad andare e tre a tornare ogni settimana. In questi giorni di proteste nei porti è stato effettuato un solo viaggio e neppure al massimo carico. In maniera un po’ empirica si può stimare che i traffici via mare (le altre compagnie sono più o meno nella stessa situazione), si siano ridotti di due terzi.

Ma quello del traffico marittimo non è l’unico indicatore. Danni a prodotti già pronti e deperibili vengono segnalati da diverse realtà. Il Consorzio del pecorino romano ancora non può quantificare il volume di merce perduta. Di certo ci sono alcuni container fermi che rischiano di perdere la coincidenza con navi dirette negli Stati uniti d’America. E i prodotti freschi (come la ricotta di pecora) dopo qualche giorno non sono più utilizzabili dunque vanno buttati via. Ma ci sono anche altri prodotti a rischio per cui bisogna rispettare un range di consegna perché il distributore deve avere a disposizione un arco di tempo abbastanza lungo prima della scadenza.

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