La Nuova Sardegna

Il futuro dei trasporti, Msc nuova protagonista nei cieli e nei mari sardi

di Roberto Petretto
Il futuro dei trasporti, Msc nuova protagonista nei cieli e nei mari sardi

La società svizzera, crociere, cargo e ora Moby, potrebbe entrare anche in Ita

05 aprile 2022
4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Sembrerebbe il momento meno propizio, agli occhi dei comuni mortali, per lanciarsi in programmi di sviluppo, acquisizioni, espansioni. I venti di guerra che arrivano da est, la pandemia ancora non doma, i prezzi delle materie prime che danzano su livelli altissimi, potrebbero far credere che sia una fase da attraversare con uno zaino stipato di prudenza. Invece il mondo dei trasporti, visto dal pur limitato osservatorio dell’isola, mostra segni di una vivacità inattesa. Negli aeroporti della Sardegna l’incrocio di velivoli sarà fitto come raramente in passato, la continuità territoriale aerea dovrebbe avere ossigeno almeno per un anno (pur con diversi difetti congeniti) e quella marittima potrebbe conservare un operatore come Tirrenia-Moby, spesso contestato, ma comunque importante per la mobilità dei sardi. In questo panorama si inseriscono le manovre della finanza internazionale che disegnano un filo rosso comune tra aerei e navi. Un filo che passa anche per la Sardegna, lungo il quale un nome ricorre ormai con frequenza: è quello di Msc. Un nome che evoca vacanze spensierate su navi da crociera, ma che nel mondo dei trasporti rappresenta molto altro.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.41351454:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.41351454:1654683486/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

La Mediterranean shipping company è una società svizzera creata dal finanziere Gianluigi Aponte. Le navi da crociera sono la vetrina più luccicante dell’azienda che però poggia su molto altro. Msc è la prima compagnia di gestione di linee cargo a livello mondiale. La linea dispone di 500 navi portacontainer (193 di proprietà e 307 noleggiate). Ha rappresentanze proprie nei maggiori porti mercantili del mondo (fote Wikipedia). Non solo: ha anche interessi nel settore del trasporto ferroviario e dei container. Msc sarà la ciambella di salvataggio a cui Moby si aggrapperà per salvarsi in un mare reso burrascoso da tanti debiti. «La famiglia Aponte e la famiglia Onorato hanno raggiunto - si leggeva in un comunicato di qualche giorno fa - un'intesa finalizzata ad un aumento di capitale in Moby Spa da parte del gruppo Msc. Quest'aumento di capitale è finalizzato a saldare Tirrenia in A.S. per consentire l'immediato risanamento del gruppo Moby e nell'interesse dei suoi 6.000 lavoratori. Il gruppo Msc entrerà in Moby con una partecipazione di minoranza».

Ed è così che il filo rosso di Msc comincia a toccare la Sardegna. Non solo. Dal mare al cielo: Msc è il partner della compagnia aerea tedesca Lufthansa in una scalata alla compagnia aerea Ita, attualmente di proprietà del ministero dell’Economia. Ieri, in un’intervista al Corriere della Sera, l’Ad di Lufthansa, Carsten Spohr, uno che viene descritto, tra le altre cose, come «un amante della Sardegna dove va ogni volta che può», parla in questi termini del partner svizzero: «Con Msc è stato amore a prima vista». Per aggiungere: «Siamo noi il partner giusto per Ita». Un interesse manifestato in modo tangibile attraverso una manifestazione di interesse per l’acquisizione della maggioranza di Ita pari a una cifra compresa tra 1.2 e 1,4 miliardi. Ecco quindi che il filo rosso tocca nuovamente la Sardegna. E in futuro potrebbe avvolgerlo. Ipotizziamo il quadro che si potrebbe delineare in futuro: collegamenti aerei in continuità gestiti da Ita (con Msc tra i soci), collegamenti marittimi in parte gestiti dal Moby (con Msc tra i soci). Mercato dei trasporti via mare e via treno gestiti (in parte) da Msc. Con questa potenziale prospettiva c’è già chi drizza le antenne: «L’ingresso di Msc con Lufthansa in Ita Airways con una quota iniziale del 25% potrebbe essere una buona notizia. Così come l’ingresso della stessa Msc nel gruppo armatoriale di Onorato che, proprio nei giorni scorsi, ha salvato la Cin Tirrenia da un disastroso fallimento - commenta il segretario generale della Filt Sardegna, Arnaldo Boeddu -. Tuttavia, non tutto è oro ciò che luccica».

Il leader della Cgil trasporti ricorda che «Msc ha tantissime altre partecipazioni in società che si occupano di trasporto merci e passeggeri. Dal trasporto ferroviario, a quello marittimo di linea e croceristico, dal trasporto delle merci su container a quello su gomma così come importantissimi interessi sulla logistica pongono in una condizione di supremazia questa multinazionale che, entro poco tempo, potrebbe controllare l’intera filiera dei trasporti via mare, via aerea e su terra (sia tramite ferrovia sia tramite Tir). Oltre a un’importante presenza nei porti».

Come prevenire eventuali rischi legati a una sorta di monopolio? «Occorrerebbe un’immediata riflessione delle istituzioni per evitare che la concentrazione di potere in un settore strategico come quello della movimentazione ed il trasporto delle merci possa essere posto nelle mani di una multinazionale». In caso contrario potrebbero esserci «conseguenze non più governabili da uno Stato».
 

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative