La Nuova Sardegna

Fatturato quasi dimezzato per ristoranti e alberghi dell'isola

Roberto Petretto
Fatturato quasi dimezzato per ristoranti e alberghi dell'isola

L’anno orribile della pandemia ha fatto crollare i bilanci delle attività In calo netto anche gli addetti: meno 12,5 per cento. Meglio il commercio

04 maggio 2022
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SASSARI. Il fatturato di ristoranti e alberghi nel primo anno di pandemia è crollato. L’isola ha avuto uno dei risultati peggiori in Italia e negativo è stato anche l’andamento dell’occupazione nel settore. La fotografia di uno dei settori che più ha patito l’effetto della pandemia e delle limitazioni che sono state introdotte per limitarla arriva dal focus su ristoranti e alberghi dell’osservatorio dei bilanci delle srl realizzato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Indicatori giù. Il fatturato nell’isola è precipitato nel 2020 del 46,9 per cento. È andata peggio al Lazio (quasi al 52 per cento di decremento), alla Basilicata (49,9), al Veneto (48,7), a Toscana e Campania (47,9) e alla Lombardia (47,2).

Ancora più drammatico il calo del valore aggiunto, letteralmente crollato del 5,7 per cento. Cali in doppia cifra anche per il valore della produzione (meno 42,4 per cento) e per i ricavi (meno 46,9).

Le cifre sono pesantissime in tutto il paese e i commercialisti italiani sottolineano la portata di questi dati: «Una flessione del fatturato pari al -44,9% nell’anno pandemico rispetto al precedente, cui si aggiunge un calo degli addetti del -12,5%. Il comparto, il cui campione analizzato riguarda 46.333 aziende, ha registrato un decremento dei ricavi più accentuato delle srl in generale (-8,5%)».

Il valore della produzione, invece, si è ridotto del -40% e il valore aggiunto del -53,6%. «I dati confermano le stime fortemente negative per il settore alberghiero e della ristorazione e mostrano anche che i sostegni pubblici al settore non sono stati in grado di contenere il calo del valore della produzione, se non in misura molto limitata, rispetto alla contrazione del fatturato né di evitare la diminuzione degli addetti».

Dinamiche diverse. All’interno del settore, la dinamica è stata molto diversa: «il comparto dell’Alloggio ha subito una contrazione molto più ampia del fatturato (-52,3%) e degli addetti (-22,4%) rispetto a quello della Ristorazione (-39,3% il fatturato e -8,5% gli addetti)».

I bilanci. Le Srl del settore ristoranti e alberghi che chiudono il bilancio 2020 in utile sono pari al 41% del totale del campione analizzato, mentre rappresentavano il 61,6% nel 2019. «A causa della pandemia da Covid-19, dunque, in un solo anno si è verificato un calo molto significativo, pari a 20,6 punti percentuali. Un dato che rappresenta di gran lunga la flessione più elevata rispetto agli altri settori finora analizzati. Si tratta di 18.895 società sul totale di 46.333 Srl che formano il campione del Focus».

Chi sta peggio. I comparti più colpiti dalla riduzione del fatturato sono quello degli alberghi e strutture simili (-55,7%) e alloggi per vacanze (-47,4%). A seguire ristoranti e attività di ristorazione mobile(-39,9%), bar e altri esercizi simili (-38,3%) e dal catering (-36,7%), mentre il comparto delle aree di campeggio (-28,8%) presenta il calo più contenuto.

Il commercio. Già erano stati molto negativi i dati sul commercio, pur senza raggiungere queste performance così disastrose. In questo settore la variazione del fatturato in Sardegna nel 2020 è stato del 3,2. Nella negatività generale, uno dei dati migliori in Italia. Ben lontano dal meno 12,2 per cento del Lazio.

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