La Nuova Sardegna

Le piante crescono meglio con la spirulina fertilizzante

Paolo Ardovino
Le piante crescono meglio con la spirulina fertilizzante

Gli studi sull'alga dai super poteri

06 maggio 2022
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MILANO. La spirulina è l’alga con i superpoteri. Microalga, per la precisione, ma macro nelle sue capacità benefiche per la vita della Terra e non solo. Non solo, perché qualche mese fa dall’isola, dai laboratori sassaresi dell’università, si è cominciato a parlare di alga spirulina come soluzione per permettere agli astronauti di domani di nutrirsi quando saranno su Marte. Dal nostro pianeta alle stelle e poi ritorno: oggi invece si scopre che grazie alla spirulina è possibile far crescere meglio orti e giardini. Lo annuncia Tolo green, leader nella produzione italiana dell’alga e con base agricola in Sardegna, nell’ambito della mostra “Orticola” di Milano.

Spirulina. La nuova scoperta passa attraverso la creazione di un integratore e biostimolante naturale per piante creato dalla società sardo-meneghina, Spiri plant, che si propone come alternativa ai fertilizzati di composizione chimica. L’alga, di colore tra il blu e il verde, contiene un ampio set di proteine con tutti gli amminoacidi essenziali, oltre a molte vitamine del gruppo B ed E e componenti fondamentali per la salute, come il beta-carotene, la ficocianina e gli acidi grassi essenziali omega-6. La sua funzione principale, poi, è di riuscire a catturare la CO2 trasformandola in ossigeno. Questa la chiave principale dei suoi utilizzi.

La creazione. «Per questo è possibile una applicazione continua – cerca di tradurre dallo scientifico al quotidiano il fondatore e amministratore di Tolo green, Gilberto Gabrielli –. Con la chiusura dei confini di Ucraina e Russia, si è reso necessario trovare delle alternative ai fertilizzanti canonici, che arrivavano in gran parte da lì. L’uso di microalghe è una possibilità per cercare un uso che abbia anche meno impatto ambientale». È quello che lui e i suoi collaboratori stanno spiegando in questi giorni nei giardini Indro Montanelli di Milano, per l’occasione annaffiati proprio con il loro composto alla spirulina, durante Orticola. Con le applicazioni di Spiri plant, dai primi studi condotti pare che le piante e i fiori crescano «più in fretta e meglio». Gli esperimenti sulle viti hanno dato «buoni risultati», sulle piante ornamentali «grandi risultati. Specie quelle più ricche come le orchidee», per esempio.

Nell’isola. La parte agricola di Tolo green è in Sardegna attraverso due grandi impianti a Milis, con vasche a cielo aperto, e Arborea, con vasche in serra. L’isola, spiega la società, «è il luogo ideale per la sua produzione per l’elevato irraggiamento solare, l’aria non inquinata e il clima mite». I processi sono 100% sostenibili, la coltivazione avviene in circuiti aperti e in fotobioreattori, in cui la coltura microalgale è in continuo movimento con l’azione di pale elettromeccaniche. La sardissima spirulina nasce e cresce nell’acqua.

Alga spaziale. Ma la spirulina presto potrebbe trasferirsi e vivere nello spazio. La sinergia tra Tolo green e Crs4 ha portato al brevetto presentato lo scorso ottobre in team anche con università di Sassari e Cagliari e distretto aerospaziale della Sardegna; gli esperimenti del gruppo di ricerca della professoressa Antonella Pantaleo del dipartimento di Scienze biomediche hanno dimostrato la capacità dell’alga di vivere e crescere anche in ambiente marziano. La sua funzione principale sarebbe di diventare fonte di ossigeno in contesti che ne sono privi e divenire così preziosa in special modo per la nutrizione degli astronauti. «Pochi giorni fa siamo stati invitati al PoliMi in un confronto su questo tema con più di 70 master internazionali», dice Gabrielli. Studi avanzati e progetti sono già in fase di lancio.

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