Gara per Blue Air ad Alghero, cade l’accusa di abuso d’ufficio
Continuità territoriale, non luogo a procedere per i sei imputati
SASSARI. Il collegio presieduto dal giudice Mauro Pusceddu ieri mattina ha dichiarato il “non doversi procedere perché il fatto non sussiste” per le sei persone a giudizio e alle quali era contestato l’abuso d’ufficio in relazione a presunte irregolarità nell’aggiudicazione del bando per la continuità territoriale. Si tratta di una sentenza di assoluzione che sulla base dell’articolo 530, comma 1, del codice di procedura penale, chiude un capitolo giudiziario che ha visto coinvolti Mario Peralda, ex direttore generale della Sogeaal (la società che gestisce l’aeroporto di Alghero), Marco Di Giugno, ex direttore regionale dell’Enac Sardegna, Massimo Deiana, all’epoca assessore regionale ai Trasporti (e oggi presidente dell’Autorità portuale), Tudor Zamfir Constantinescu, rappresentante legale della compagnia aerea Blue Air-Airline, Raffaele Ciaravola, responsabile “Marketing Aviation” Sogeaal e Roberto Mascellaro, manager della società “Pwc Italia” advisor, incaricata dalla Regione per la stesura del cosiddetto bando Turismo.
Il reato di abuso d’ufficio era stato contestato ai sei indagati e per tutti il giudice ha emesso la sentenza di non doversi procedere perchè il fatto non sussiste. Per Peralda, Ciaravola e Mascellaro era contestata anche la “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, quindi solo per loro tre il processo andrà avanti relativamente a questo aspetto, mentre per gli altri a cui era contestato solo l'abuso d'ufficio il percorso giudiziario è terminato.
La vicenda era cominciata nell’aprile di un anno fa con il rinvio a giudizio dei sei indagati, a conclusione di una inchiesta della Procura di Sassari che si era occupata di verificare la regolarità di un disciplinare di gara per la continuità territoriale che stabiliva - da parte delle compagnie - il possesso di determinati requisiti. La Blue Air si aggiudicò la gara ma secondo le valutazioni degli inquirenti non avrebbe avuto i requisiti richiesti. Gli imputati si erano da subito proclamati innocenti e sostennero di avere commesso il solo reato di tentare di salvare l’aeroporto di Alghero.