La Nuova Sardegna

File rubati dai pc della Regione: un bottino gigantesco di 9 mila fogli

Andrea Sini e Salvatore Santoni
File rubati dai pc della Regione: un bottino gigantesco di 9 mila fogli

La difesa degli uffici: "Non è stato richiesto alcun riscatto". I dati sottratti comprendono file Pdf, file di Word, immagini, video, griglie di excel, tutto finito nel Dark web

26 giugno 2022
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SASSARI. Dati privati, sia sanitari che finanziari, documenti d’identità, curricula, informazioni personali. C’è di tutto nel bottino del gruppo di hacker fatto ai danni della Regione Sardegna. Ma «non è stato richiesto nessun riscatto e non è stata attivata alcuna trattativa dagli uffici dell’amministrazione regionale». Dopo la scoperta dell’attacco cybernetico al sistema informatico della Regione, è la stessa amministrazione a fornire alcuni dettagli di un’operazione che risale a quasi cinque mesi fa.

Per stampare l’elenco dei file trafugati dagli hacker alla Regione servirebbero circa 9mila fogli A4. Dentro ci sono 169.224 file tra Pdf, file di Word, immagini, video, griglie di excel. Tutti impacchettati e ordinati per mano di una gang che abita la parte oscura del web, la Quantum.

La consistenza dell’informativa stilata nei giorni scorsi dalla direzione generale degli enti locali non basta da sola a rendere l’idea del danno: giusto sette pagine per tracciare il perimetro dei servizi e dei procedimenti interessati dal data breach, la violazione di dati, che ha dissanguato i computer della Regione.

I pirati informatici hanno scavalcato i recinti digitali per poi scardinare la cassaforte che custodisce il cuore della Regione. L’hanno fatto mettendo le mani su un circuito dove istante per istante transitano atti che riguardano tantissimi sardi per poi sparare tutto nel dark web. Che sarà oscuro nelle intenzioni e nei fini ma è purtroppo molto facile da raggiungere. Basterebbero infatti poche operazioni, qualche programmino e due ricerche e i 155 gigabyte trafugati sarbbero a portata di mouse.

 

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