La Nuova Sardegna

Sanità

Pochi medici per i turisti, oggi l'ultima chiamata dalla Regione

Andrea Sini
Pochi medici per i turisti, oggi l'ultima chiamata dalla Regione

A mezzogiorno scade il bando Ares per l’assistenza medica ai turisti. Doppia grana in arrivo: i problemi di organico e lo switch off delle Usca

27 giugno 2022
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Sassari Guardie mediche turistiche, avanti c’è posto. Ma riempire tutte le caselle disponibili non sarà affatto una passeggiata. Scade questa mattina a mezzogiorno in punto i termini per la presentazione delle domande per il bando AresSardegna per assegnare gli “incarichi provvisori nel servizio di Assistenza Sanitaria nelle Località Turistiche”.

Incognite e rischi Un passaggio chiave nel 2022 della sanità isolana, che si tuffa nell’estate con un po’ di ritardo ma soprattutto con diverse criticità da non sottovalutare: la prima, niente affatto scontata, riguarda il fatto che la Sardegna – come il resto dell’Italia –, è in uscita dalla pandemia ma i colpi di coda del Covid restano un pesante fardello da gestire; in secondo luogo, il fatto che per la prima volta dopo tre anni si torna a parlare di stagione turistica boom, con un forte incremento delle presenze praticamente ovunque e un conseguente picco di richiesta di prestazioni sanitarie; infine, la delicata partita legata alla chiusura delle Usca, i cui servizi dovrebbero – almeno negli intendimenti dell’assessore Mario Nieddu – venire coperti e in qualche modo ammortizzati proprio dalle guardie mediche turistiche.


Il servizio Sono poco meno di cinquanta le località a forte afflusso turistico, suddivise nelle otto Assl nelle quali il territorio è ripartito, che la Regione ha individuato per l’attivazione del servizio di assistenza sanitaria. Si va da Alghero e Fertilia a Castelsardo, da Stintino a Platamona sino all’Asinara, passando per Cannigione, Golfo Aranci, Olbia, Aglientu/Vignola, Badesi, Budoni, La Maddalena, San Teodoro, Cala Gonone, Pula, Teulada, Carbonia, Torre Grande, Putzu Idu, Barisardo, Tortolì e via via tutte le altre. Ma l’assessorato alla Sanità, memore delle esperienze precedenti, con diverse guardie che non sono state attivate per le difficoltà nel reclutamento di medici, ha già previsto un correttivo da apportare in corsa: alle singole Assl viene infatti raccomandato di attivare nell’immediato il servizio nelle località in cui il bando ha consentito di riempire le caselle, lasciando nel contempo il bando di reclutamento aperto per provare a rimpinguare gli organici in itinere. Tra le difficoltà da mettere in conto, c’è anche il fatto che le guardie mediche turistiche collocate in territori particolarmente affollati (ad esempio Alghero), funzionano di fatto come un doppio presidio.

Il bando I termini per la presentazione delle domande scadono, come detto, questa mattina alle 12. Il bando dell’Ares è rivolto ai medici inseriti nella graduatoria regionale di medicina titolare, ai medici titolari disponibili al completamento orari, ai medici non inseriti nella graduatoria regionale ma in possesso di attestato di formazione specifica e ai medici iscritti al Corso di formazione specifica in Medicina generale. A seguire, in caso di carenza di domande, anche i medici iscritti alle scuole di specializzazione universitaria. Ciascuna Asl stilerà la propria graduatoria, tenendo presente che i candidati possono presentare domanda in più territori.

E le Usca? Nel frattempo prosegue inesorabilmente il conto alla rovescia per l’uscita di scena definitiva delle Unità speciali di continuità assistenziale, introdotte all’alba della pandemia e già condannate alla scomparsa: mentre alcune regioni hanno deciso di prorogare il servizio, in Sardegna lo switch off è fissato per giovedì, ovvero l’ultimo giorno di giugno. L’assessore Nieddu ha rassicurato tutti puntando sul bando per le guardie turistiche. Ma cosa accadrà dal primo luglio?

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