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Turismo

Carissima vacanza, la Sardegna è sempre più costosa

Roberto Petretto
Carissima vacanza, la Sardegna è sempre più costosa

L’indagine di Federconsumatori: incidono carburante e conto d’albergo. Il presidente Pusceddu: «Sardi penalizzati rispetto al resto d’Italia»

04 luglio 2022
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Sassari I sardi pagheranno care le vacanze. La stima è di un aumento superiore al 16 per cento. Più o meno quanto gli altri italiani, ma con una pesante aggravante se dovessero decidero di farle nella penisola o in Europa. «Considerato che noi abbiamo l’aggravante del costo dei trasporti - dice l’avvocato Andrea Pusceddu, presidente rgionale di Federconsumatori -, per le famiglie sarde è velleitario pensare di fare una vacanza fuori dall’isola nel periodo tra luglio e agosto. Rispetto al resto dei cittadini italiani questo aggravio si può quantificare in una misura non inferiore a mille euro. Ed è un’approssimazione per difetto».

Proprio la Federconsumatori ha realizzato uno studio approfondito sul “caro vacanze”, raffrontando i prezzi medi del 2021 con quelli dell’anno in corso.

Un pieno di benzina è passato da 81 euro a 102, con una variazione stimata del 25 per cento. Una camera doppia al giorno è passata, in media da 157 a 196 euro al giorno (anche qui in aumento di quasi nil 25 per cento). Una settimana di lettini e ombrellone è passata da 255 a quasi 270 euro (più 5,5 per cento).

Una cena al ristorante per quattro persone è passata da 231 a 240 euro (più 3,9).

In media una settimana in albergo per una famiglia di quattro persone che nel 2021 costava 4.151 euro, quest’anno andrà a costare all’incirca 4.849. Il 16,8 per cento in più.

«I dati sardi sugli aumenti sono abbastanza omogenei con quelli nazionali. Il peso più rilevante è quello che incide sul settore dei trasporti - continua Andrea Pusceddu, presidente di Federconsumatori -. Ci sono di certo fenomeni speculativi deprecabili. Notiamo, ad esempio, un’inspiegabile diminuzione dei voli, nonostante siano più che lusinghieri i dati sul traffico dei passeggeri. È quindi ingiustificato il calo del numero dei voli. Dopo un giugno eccezionale e con aspettative ottime per luglio e agosto non c’è stato un incremento di offerta che sarebbe stato lecito attendersi da parte delle compagnie».

Però, nonostante il caro prezzi, i trasporti che balbettano e servizi a volte non impeccabili, l’isola è sempre in cima alle preferenze dei turisti: «Di certo chi viene in Sardegna deve proprio amarla. Se si fa il confronto sul costo del noleggio auto ci sono delle differenze inverosimili con altre zone d’Italia. Non si possono spendere più di mille euro in una settimana ad agosto per una Panda. Considerando che il sistema dei trasporti interni in Sardegna è quantomeno perfettibile chi arriva nell’isola è costretto a noleggiare un’auto, ma questi costi sono improponibili».

Anche gli altri servizi legati alle vacanze al mare in Sardegna hanno fatto registrare un aumento: «Sì, c’è un incremento anche nei prezzi per il noleggio di ombrelloni, sdraio, servizi accessori. Ma anche qui gli aumenti sono in linea con i dati nazionali, non abbiamo particolari specificità in Sardegna».

La colpa viene data all’inflazione, alla guerra, al caro energia. ma per la Federconsumatori c’è anche dell’altro: «C’è una concatenazione di cause - dice Pusceddu -, ma è vero che l’inflazione aveva già fatto registrare un aumento prima guerra, così come l’energia. La guerra ha solo aggravato il trend. C’è però da dire che dopo due anni di restrizioni e prudenza, c’è qualcuno che tenta di recuperare con fenomeni speculativi non proporzionali a aumenti del costo dell’energia».

Ma ora è più difficile approfittare degli utenti: «Il consumatore ora è molto più attento alla spesa. Il periodo di incertezza comporta necessariamente prudenza per le famiglie e la propensione alla spesa è minore».

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