La Nuova Sardegna

Sassari Le scelte sono fatte. Gli ultimi dubbi sono caduti e alcuni erano anche importanti, come quelli di Fratelli d’Italia e di Lega-Psd’Az sui due collegi proporzionali di Camera e Senato. Ora quattro settimane di campagna elettorale che si preannunciano aspre e senza esclusione di colpi.

Il centrodestra, secondo i sondaggi, parte con i favori del pronostico nei collegi uninominali, anche per effetto del traino che potrebbe arrivare dall’assenza del voto disgiunto. Eventuali candidati non graditi in qualche collegio potrebbero essere trascinati dal voto al partito preferito nel proporzionale.

Nei collegi uninominali Fratelli d’Italia e Pd hanno fatto man bassa di candidature: sei su sei il Pd, quattro su sei Fratelli d’Italia. Con la particolarità di qualche candidato paracadutato da Roma. Marcello Pera nel Collegio Senato per il centrodestra, espresso da Fratelli d’Italia, e Marco Meloni per il Pd nel Plurinominale del Senato. Anche se Meloni si può considerare “catapultato” sino a un certo punto, essendo lui sardo. Ci sono anche ministri in carica, come la renziana Elena Bonetti (plurinominale Camera). E poi tanti uscenti in cerca di riconferma. Cosa che sarà molto difficile a causa del taglio al numero complessivo di parlamentari.

Le ultime novità della giornata di ieri sono arrivate da Lega e Psd’Az che, dopo le tensioni dei giorni scorsi, hanno trovato l’accordo sui nomi per i collegi proporzionali. Alla Camera propongono la senatrice uscente Lina Lunesu, il consigliere regionale Nanni Lancioni, Giulia Solinas e il consigliere comunale di Porto Torres Ivan Cermelli; per il Senato il senatore uscente Carlo Doria, Roberta Loi e il sonsigliere regionale Michele Ennas.

«Confidiamo che dalle urne esca un forte mandato popolare per un governo omogeneo che sappia dare stabilità e concretezza al paese - dice il commissario Dario Giagoni, candidato alla Camera nell’uninominale Sassari Olbia- . La Lega, in questo mese di campagna elettorale, continuerà a lavorare sui territori e tra la gente come fatto sino ad ora. Ringraziamo il nostro leader Matteo Salvini per aver lavorato duramente in questi giorni a una squadra veramente in grado di dare risposte alla Sardegna».

Risponde Fratelli d’Italia che, oltre al già certo da tempo come capolista alla Camera Salvatore Deidda, propone Paola Frassinetti, Francesco Mura e Manuela Lai. Al Senato Antonella Zedda, Giovannino Satta e Federica Porcu.

Presentati anche i candidati del Terzo polo (Azione di Calenda e Italia viva di Renzi): nel giorno della rottura con Pizzarotti, ecco i candidati in tutti i collegi uninominali. Alla Camera Franco Stara (Cagliari), Alberto Cacciarru (Sud Sardegna), Stefano Coinu (Nuoro-Oristano), Maria Giovanna Pedoni (Sassari-Olbia). Al Senato nord Valerio Zoccheddu, al sud Claudia Medda.

Nel plurinominale Camera capolista la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti, poi Giuseppe Luigi Cucca (senatore uscente), Laura Pinna e Francesco Chessa. Al Senato Guido Garau, Elvira Evangelista (anche lei senatrice uscente) e Maurizio Cerniglia, vicesindaco di Iglesias.

Non ci sarà tra i centristi di Noi Moderati l’assessore regionale Andrea Biancareddu, che ha svolto un ruolo di “sarto” della coalizione. Ecco il prodotto finale: alla Camera Stefano Tunis, Renata Mura, Francesco Quargnenti e l’uscente Lucia Scanu, ora vicina al movimento di Brugnaro. Al Sneato Salvatore Deriu, la consigliera regionale ex M5s Carla Cuccu e l’assessore del comune di Cagliari, Andrea Floris.

Questo il commento di Andrea Biancareddu: «Ringrazio i miei amici di partito, ringrazio i vari leader, in particolare Stefano Tunis e Antonello Peru. Credo che Giorgio Oppi sarebbe stato contento di questo risultato che ha unito e non diviso».