La Nuova Sardegna

L'inchiesta

Cgil, il nuovo segretario si presenta: «Così ricostruirò l’unità interna»

di Giuseppe Centore
Cgil, il nuovo segretario si presenta: «Così ricostruirò l’unità interna»

Fausto Durante, pugliese, da un mese ha preso il posto di Samuele Piddiu

26 novembre 2022
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Cagliari Militare a Sassari, da segretario nazionale Fiom ogni settimana nell’isola per seguire le vicende del petrolchimico di Porto Torres o del polo di Portovesme, poi coordinatore dell’ufficio Europa e responsabile della Consulta Industria Cgil. Adesso segretario sardo.

La storia di Fausto Durante, (63enne di Lecce) eletto lo scorso 27 ottobre alla guida della Cgil si è intrecciata più volte con l’isola. E adesso l’abbraccio durerà a lungo, non certo poche settimane.

Durante, laureato in lingue straniere, per un breve periodo della sua vita ha insegnato, poi ha frequentato una altra scuola, selettiva: prima di diventare dirigente Fiom è stato funzionario del Pci e del Pds della federazione di Lecce, «mi raccontano delle rivalità tra Sassari e Cagliari su ogni tema, ma sapete che lo stesso, se non peggio, avviene anche tra Lecce e Bari?».

Il neosegretario ha accettato di parlare con La Nuova dello stato di salute del sindacato in Sardegna, dei suoi obiettivi e dell’importanza dei prossimi appuntamenti congressuali.

L’impressione che si ricava dal colloquio è che Durante non sarà un segretario a tempo; non sarà, come non lo è, un semplice commissario mandato da Roma per risolvere la grana; ha in testa una idea di sindacato, in linea con il metodo nazionale, forse originale per l’isola, ma da declinare comunque in “salsa sarda”.

La scrivania del suo ufficio, occupata solo da un tablet e da una agenda, non deve ingannare: Durante non sarà di passaggio, e i segnali che lancia a iscritti e dirigenti sono espliciti.

«So di essere qui perchè la situazione ha richiesto un passo indietro di Samuele. So bene di non essere un segretario “sardo”, ma con Maurizio Landini abbiano convenuto che la figura del commissario, a poche settimane dal congresso fosse inopportuna: serviva un segretario nella pienezza dei poteri per ricostruire un lavoro di squadra».

Prima notizia. Non c’è un limite temporale per questa operazione. «Non me lo pongo. Posso stare quattro anni o otto, non importa. Lascerò l’incarico quando il gruppo dirigente sardo avrà maturato l’esperienza per esprimere un segretario regionale, come è giusto e normale che sia».

Durante ribadisce, pesando le parole una a una, di avere «massimo rispetto per i compagni sardi», sapendo bene cosa sia successo con le dimissioni di Piddiu. «Quel progetto politico e quella ipotesi di lavoro non sono state condivise dalla maggioranza del gruppo dirigente. Le dimissioni di Piddiu sono state un atto di grande responsabilità, ma testimoniano anche qualcos’altro».

A questo punto Durante fa un inciso che conferma come la carriera sindacale del segretario uscente sia ben lungi dall’essere conclusa. «Samuele ha dato una lezione di stile e comportamento. La capacità di essere dirigenti di un organismo sindacale o politico la si mostra quando si sa fare al momento opportuno un passo indietro».

Durante non interviene sulle ragioni profonde dell’addio del suo predecessore, «anche perchè ho avuto la fortuna di non aver partecipato alla discussione del gruppo dirigente sardo, ma voglio superare le fratture e questa crisi prima possibile, in maniera aperta e trasparente, perchè voglio che la Cgil continui più di prima a fare il suo lavoro: proteggere i diritti dei lavoratori e migliorarne le condizioni e non indugiare in discussioni interne».

Il nuovo segretario però presenterà il suo progetto politico al prossimo congresso che si terrà a fine gennaio. Nei prossimi giorni si svolgeranno i congressi di categoria e territoriali, e lì si capirà quanto è unita la Cgil sarda.

«I localismi ci stanno, non mi impauriscono – precisa – ma li vedo come la spia di chi vuole rinchiudersi in cittadelle sempre più piccole. Alla fine si è comunque sconfitti. Il mio obiettivo è riportare il confronto a dinamiche fisiologiche tra regionale e territori, tra categorie e Camere del Lavoro, perchè la pluralità è un valore aggiunto della Cgil, non una condanna. Siamo una organizzazione laica, pluralista e democratica. Le nostre discussioni devono avvenire senza conflittualità e tensioni permanenti».

Alla diagnosi, si potrebbe dire impietosa, ma serena, si affianca anche una terapia. «Nel più breve tempo possibile e nelle modalità condivise farò una proposta per il gruppo dirigente quando avrà maturato la consapevolezza di quello che serve ai compagni sardi».

Durante nota che già la sua elezione ha segnato un cambio di clima: è stato eletto a scrutinio segreto da 91 componenti l’assemblea regionale su 95, quando pochi giorni prima, la segreteria proposta da Piddiu aveva avuto meno della metà dei consensi. Basterà un benvenuto unanime a semplificare il lavoro di Durante? È presto per dirlo, ma forse è il caso che il dirigente pugliese si cerchi casa a Cagliari. La sua esperienza sarda non sarà certo breve, né facile. (2.fine)

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