La Nuova Sardegna

Sanità/Emergenza

I bandi cuciti ad hoc: cercasi rianimatore, ma soltanto per l'elicottero

di Luigi Soriga
I bandi cuciti ad hoc: cercasi rianimatore, ma soltanto per l'elicottero

Per fronteggiare la mancanza di personale la Regione tenta la carta dei concorsi più specifici: selezioni anche per radiologi interventisti e terapisti del dolore

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Sassari Il medico di emergenza urgenza ormai è specie rarissima, quasi impossibile da trovare sul mercato. Ne sanno qualcosa i pronto soccorso e il 118, con la coperta sempre corta di organici. Così, per non ricorrere ai privati a gettone, gli unici al momento arruolabili, la Regione proverà a cambiare strategia, lavorando anche di marketing. «Bisogna che la Sardegna abbia più appeal verso determinate figure professionali – dice l’assessore alla Sanità Carlo Doria – e ciò che ci è venuto in mente è predisporre dei bandi molto più mirati e specialistici. Così se un medico sceglierà di trasferirsi nell’isola, lo farà perché noi gli offriremo la possibilità di lavorare in maniera diversa, più soddisfacente».

Un esempio di bando ad hoc, a valenza europea, al quale potranno partecipare i sanitari di qualunque paese dell’Ue, è questo: rianimatore del sistema eliportato e su gomma. Chi partecipa al bando, insomma, sa già che presterà servizio a bordo di un elicottero o di un’ambulanza. Non sarà il rianimatore che opera prevalentemente in ospedale durante gli interventi chirurgici, o viene chiamato a stabilizzare pazienti del pronto soccorso. E poi, sempre per la cronica mancanza di personale, fa prestazioni aggiuntive per Areus tre volte alla settimana.

Altro bando specifico: radiologo interventista. Non viene in Sardegna per refertare una radiografia toracica. Viene assunto per svolgere, ad esempio, le termoablazioni, cioè distruggere le cellule tumorali di una metastasi. Viene arruolato, insomma, per mettere a frutto i propri studi specifici.

Infine il terzo bando: terapista del dolore. Cioè uno specialista in grado di effettuare una terapia antalgica sui pazienti tumorali, inserendo un neuro stimolatore a livello spinale. Si tratta di interventi chirurgici molto complessi e ad alta specializzazione.

«È inutile insistere con i soliti concorsi per dirigenti medici di anestesia e rianimazione – conclude l’assessore Doria – ci abbiamo già provato e con risultati del tutto deludenti. L’emergenza urgenza è un mestiere usurante, carico di stress, responsabilità, rischi, e sottopagato. Parliamo di una professione che ha perso appeal. Con questo tipo di bandi, molto più mirati, appetibili e qualificanti per il personale medico, contiamo di attrarre profili non solo dal resto d’Italia, ma anche da tutta Europa».
 

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