La Nuova Sardegna

Stop di 48 ore

Dalle 19 sciopero dei benzinai

Dalle 19 sciopero dei benzinai

Anche i self-service restano chiusi fino alle 19 di giovedì Il carburante supera i 2 euro. I gestori: «Bisogna ristabilire la verità dei fatti» 

24 gennaio 2023
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Sassari Da oggi sciopero dei distributori dei carburanti: i gestori sulle strade ordinarie saranno chiusi dalle 19 di oggi , fino alle 19 del 26 gennaio. Sempre oggi, sulle autostrade lo sciopero partirà alle 22 e andrà avanti fino alle 22 del 26 gennaio. Lo stop durerà quindi 48 ore e riguarderà anche i self service di benzina e diesel.

Nel frattempo la benzina servita arriva a superare i due euro al litro. Il diesel sempre servito sfiora i 2,1 euro al litro. E' l'analisi di 'Quotidiano energia' che mette in evidenza il rialzo dei prezzi sulla rete dei carburanti.

E in questo scenario difficile i benzinai, come detto, confermano lo scioper: «Il governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di trasparenza e zone d'ombra solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono».

Lo affermano i gestori dei distributori dei carburanti Faib, Fegica e Figisc-Anisa. «Ristabilire la verità dei fatti - dicono - diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito».

La risposta del governo non si è fatta attendere: «Noi li abbiamo convocati già due volte, non so se si possa definire confusione. Sicuramente abbiamo tentato il più possibile di andar loro incontro». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni – il governo non ha mai immaginato i provvedimenti che ha preso come un modo per additare la categoria, ma piuttosto come un modo per riconoscere il valore della stragrande maggioranza degli operatori del settore che si erano comportati perfettamente in una fase difficile.

«Poiché ovunque si raccontava che i prezzi erano alle stelle, anche se poi la media settimanale non diceva questo, abbiamo cercato di capire come si facesse a evitare che alcuni - molto pochi - potessero speculare sulla pelle degli altri. Abbiamo immaginato dei provvedimenti, la categoria si è confrontata con il governo due volte e ha fatto delle legittime rimostranze. Alcune erano di buonsenso e su queste siamo andati incontro, ma chiaramente non potevamo tornare indietro rispetto a un provvedimento che secondo me è giusto», ha aggiunto la presidente del cConsiglio.

«Il tema centrale di affiggere il prezzo medio settimanale per far capire all'utente quale sia la situazione secondo me è un'iniziativa di buonsenso».

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