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Il caso

Unabomber, c'è un nuovo indagato: è un sardo

Unabomber, c'è un nuovo indagato: è un sardo

La Procura di Trieste ha indagato Luigi Pilloni, cagliaritano 61enne che vive in Veneto. L’indagine è stata riaperta due mesi fa e i giudici lavorano su nuove tracce biologiche

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Sassari C’è un nuovo indagato, e un nuovo attentato, nell’inchiesta bis aperta dalla Procura di Trieste lo scorso novembre sul caso Unabomber. Si tratta di Luigi Pilloni, 61anni, di Cagliari ma da tempo residente a Gaiarine, in provincia di Treviso, mentre il “nuovo” attentato riguarda una bottiglietta di Coca Cola farcita con un ordigno esplosivo e ritrovata, fortunatamente inesplosa, il 28 ottobre del 2007 a Zoppola, in provincia di Pordenone. La Procura, dunque, indaga nuovamente sul caso che ha terrorizzato il nord est della Penisola dall’inizio degli anni 90 alla prima decade del nuovo millennio ipotizzando i reati di attentato per finalità terroristiche o strage con l’aggravante dell’associazione con finalità di terrorismo.

Le ipotesi La Procura di Trieste ha riaperto il caso dopo aver accolto la richiesta inoltrata da due vittime, Greta Momesso e Francesca Girardi, e ha incassato la risposta positiva del del presidente della sezione Gip, Luigi Dainotti , relativa alla richiesta di un incidente probatorio che è stato fissato per il 13 marzo con il fine di verificare la possibilità di estrazioni di tracce biologiche da dieci reperti raccolti nei luoghi interessati da cinque attentati organizzati dall’inafferrabile Unabomber per poi confrontarli con i profili genetici degli undici indagati, compreso il cagliaritano Pilloni, e di tutte le persone inserite nella banca dati legata alla vicenda.

L’indagato Come riferito dal Corriere del Veneto, il profilo di Luigi Pilloni è entrato nell’inchiesta appena due mesi fa, attualmente non avrebbe un lavoro stabile e ha subito una perquisizione poco tempo fa. Pilloni non avrebbe alcun legame con Elvo Zornitta, l’ingegnere di Azzano Decimo al centro della prima inchiesta.Sempre secondo il Corriere, Pilloni non avrebbe mai lavorato nelle aziende che hanno prodotto i componenti utilizzati da Unabomber per confezionare gli ordigni. “Sui motivi che hanno portato a lui vige il massimo riserbo, l’unico concetto trapelato parla di una persona la cui attendibilità appare problematica ed è tutta da verificare”.

Unabomber È il nomignolo (mutuato da un analogo caso accaduto negli Usa) attribuito all’attentatore seriale, ancora senza nome, che tra il 1994 e il 2006 ha realizzato tra i 31 e 33 attentati espolsivi (il numero dipende dalle interpretazioni) senza mai lasciare tracce e senza seguire un movente preciso. Unabomber non ha causato vittime, anche se i suoi ordigni in alcuni casi avrebbero potuto uccidere. Spesso ha sfruttato le feste o le occasioni di svago, sistemando le sue bombe in modo da colpire anche i bambini. (c.z.)

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