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Sos Enattos, il silenzio della miniera ideale per studiare le onde gravitazionali

di Roberto Petretto
Sos Enattos, il silenzio della miniera ideale per studiare le onde gravitazionali

Einstein Telescope, la decisione europea attesa entro il 2024

07 marzo 2023
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Sassari È una partita equilibrata, lunga e difficile quella che mette in palio l’assegnazione dell’Einstein telescope. Ogni errore le due squadre in campo rischiano di pagarlo caro. Da una parte c’è l’agguerrita e potente squadra che mette insieme Paesi Bassi, Belgio e Germania. Dall’altra l’Italia che schiera Sos Enattos come elemento di punta. Vietato commettere errori, perché la partita non si giocherà solo sul terreno delle caratteristiche tecniche, morfologiche, geologiche e ambientali dei luoghi, ma anche su quello della diplomazia. E la squadra italo-sarda ha già commesso un paio di passi falsi. Il primo è stato il via libera a un impianto eolico da realizzare proprio nella zona destinata all’Einstein telescope. I tecnici sono concordi nel dire che parco eolico e osservatorio per le onde gravitazionali non possono coesistere così vicini: il rumore delle pale romperebbe il silenzio che è uno dei punti di forza del sito di Sos Enattos. Il secondo passo falso è quello di ieri: quell’ordigno piazzato vicino alla miniera, di fronte allo stabile un tempo adibito alla lavorazione del granito che ora ospita i ricercatori impegnati nel progetto Archimedes. Quanto peserà un gesto del genere sulle persone che dovranno scegliere la sede dell’Einstein telescope? Difficile valutarlo ora, ma di certo il coro di condanna che si è levato è il sintomo di una preoccupazione diffusa. Si è capito subito quanto gravi potrebbero essere le conseguenze di un gesto dimostrativo. Ma anche chi lo ha messo a segno probabilmente sapeva cosa avrebbe rappresentato quel gesto. Ora bisognerà lavorare molto per evitare che il passo falso si trasformi in un autogol capace di far perdere la partita. Il tempo c’è, le decisioni non sono imminenti. Trascorrerà almeno un altro anno prima della decisione. L’Einstein telescope è un progetto che prevede un investimento complessivo di oltre 4,5 miliardi di euro. Darà vita a 36mila posti di lavoro in nove anni, aprendo prospettive di sviluppo economiche e sociali uniche.

L’Einstein Telescope (ET) sarà l’osservatorio di onde gravitazionali di terza generazione: la sua sensibilità permetterà di “ascoltare” un volume d’universo almeno mille volte superiore rispetto a quello osservato dalla rete attuale di rivelatori avanzati, Virgo e Ligo.

Le onde gravitazionali erano state ipotizzate in linea teorica da Albert Einstein e nel 2015 gli scienziati, cento anni dopo, hanno trovato la conferma che ha aperto due filoni di ricerca completamente nuovi: l’astronomia gravitazionale e l’astronomia multimessaggera, che oggi rappresentano settori di studio dell’universo completamente nuovi ed estremamente promettenti per le loro enormi potenzialità di scoperta e di sviluppo.

Lo studio delle onde gravitazionali è oggi uno dei settori di punta della ricerca fondamentale in fisica e astrofisica. ET sarà un’infrastruttura chiave per il futuro della ricerca.

«L’Einstein telescope - ha dichiarato il premio Nobel Giorgio Parisi, presidente del Comitato tecnico scientifico chiamato a sostenere la candidatura italiana - proposta fatta da una decina di paesi e parte del piano europeo di infrastrutture, è scientificamente uno strumento eccezionale. La scoperta sperimentale delle onde gravitazionali è stata fatta nel 2015 dalla collaborazione dei rivelatori Ligo statunitensi e di Virgo, un rivelatore franco italiano costruito vicino a Pisa. Due anni dopo arrivò il premio Nobel per questa scoperta a Barry Barish, Rainer Weiss e Kip Thorne. L’Einstein telescope è la continuazione naturale di Virgo e la sua struttura principale è un lunghissimo tubo a vuoto (trenta chilometri di lunghezza) che non è circolare come per gli acceleratori di particelle, ma forma tre lati di un perfetto triangolo equilatero».

Il silenzio di Sos Enattos sarebbe ideale per Et: «Per poter rilevare le vibrazioni indotte dal passaggio delle onde gravitazionali - ha detto sempre Parisi - è fondamentale avere poche vibrazioni ambientali di origine umana e la scarsa densità di popolazione della Barbagia assicura un basso livello di rumore di origine antropica». Ma il rumore dei nemici mette in pericolo il sogno per Sos Enattos.

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