Caso Orlandi, il Corriere della Sera: «Emanuela portata in Sardegna la sera in cui sparì, poi in Inghilterra»
Il sito del quotidiano di via Solferino parla di un nuovo dossier: «La ragazza da Civitavecchia arrivò a Santa Teresa di Gallura, fuori dai segnali radar. Coinvolti Ior e Sacro Collegio delle Opere Misericordiose»
Sassari Nel giallo sulla scomparsa di Emanuela Orlandi torna in primo piano la pista inglese. Secondo il Corriere della Sera, le nuove rivelazioni provengono da fonti diverse e presentano punti di convergenza, come la destinazione dell'ostaggio: Londra. «Di questa traccia e di altro - si legge sul sito del Corriere della Sera - parla Pietro Orlandi al programma DiMartedì su La7, ma da qualche settimana sta circolando anche un altro documento "riservatissimo", pervenuto al Corriere, che descrive i presunti spostamenti della quindicenne, fin dalla sera della scomparsa».
Nel dossier che sta circolando, sulla cui attendibilità sono in corso accertamenti, «sembra che vengano mescolati fatti veri a circostanze non verificate - si legge sempre sull'articolo del corriere.it – si legge “Emanuela il 22 giugno 1983, alle ore 20, è già a Civitavecchia, dove dal molo turistico viene messa a bordo di un'imbarcazione e portata in Sardegna, ed esattamente fino alla darsena di Santa Teresa di Gallura. Questo luogo fu scelto di proposito perché in quello stretto si incrociavano i segnali radio dei radiofari italiani e francesi. Questo permetteva, a causa delle tecnologie obsolete dell’epoca, di non essere tracciati, poiché un radar creava interferenze all’altro. Seguendo le informazioni in mio possesso - prosegue l'estensore del documento - posso affermare con estrema certezza che Emanuela è transitata dalla Sardegna, verso l’estero"».