La Nuova Sardegna

La Nuova @ Scuola
La Nuova @ Scuola

Per noi della generazione Z la Terra è il nostro domani

di Giorgia Meloni *
Per noi della generazione Z la Terra è il nostro domani

Tra i giovani il tema dell’ambiente della salvaguardia della flora e della fauna e della lotta all’inquinamento è molto sentito e sono tante le associazioni e i movimenti in campo

27 aprile 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Siamo giovani; siamo giovani dai mille sogni che scriveranno la storia; siamo quelli che ancora cercano la speranza; siamo gli stessi che da bambini volevano salvare il mondo. Siamo giovani, e abbiamo una voglia matta di voler salvare questa Terra per i nostri figli. Ci sentiamo maturi prima del tempo perché cerchiamo di trovare delle soluzioni, magari alle volte non sono ottime ma ci proviamo, perché abbiamo mille idee. Siamo la voce di un secondo popolo che poco a poco vede il terreno in cui vive svanire, venendo cancellato da nubi dense e grigiastre. Siamo noi, ragazzi delle superiori e delle medie che si uniscono alle battaglie degli adulti per poter salvare il pianeta terra. Per ricordarci che la terra ha bisogno di noi è stata istituita una giornata, ossia il 22 aprile, ma la Terra chiede sempre il nostro aiuto per fare in modo che lei e coloro che la popolano, incluse le specie animali, non muoiano. Però specifichiamo alcune cose, i primi giovani che si preoccuparono di istituire la giornata furono i giovani del 1969, nati come movimento universitario per sottolineare il fatto che conservare le risorse della Terra è importante. Ma tutti noi ragazzi la pensiamo in questo modo? Molti di noi si, e ce l’ha insegnato qualcuno come comportarci con il nostro pianeta? I ragazzi del 1969 si sono incontrati con noi, giovani della generazione Z, per dirci come non far diventare il luogo dove viviamo spazzatura? No, è un qualcosa che capiamo da soli perché abbiamo la testa per capirlo. Quanto è importante la salute della terra? “Molto, perché senza un buon ambiente tutta la flora e la fauna morirebbero” Lo dice una ragazza di diciassette anni. Non siamo una generazione di menefreghisti, cerchiamo delle soluzioni. Certo, non sempre le proteste possono portare dei benefici ma ci proviamo e dobbiamo provarci, perché sennò nulla cambierà. Iniziando dai gesti più piccoli potremmo riuscire a salvare la nostra casa, diminuendo l’uso della plastica e cercando di non peggiorare la situazione lasciando spazzatura per le strade. Si, una ragazza di diciotto anni scrive cosa fare, ma prima di me tanti altri ragazzini hanno cercato di farsi valere per farci aprire gli occhi e veder in che condizioni è la Terra, la nostra casa. La Terra non va ricordata solamente il 22 aprile, ma in ogni singolo giorno dell’anno. Impariamo tutti ad ascoltarla, prendiamoci del tempo all’aria aperta e ascoltiamo il vento, lasciamoci accarezzare dal sole e solleticare dall’erba e i fiori. La Terra è come una persona ferita che cerca conforto, e noi glielo dobbiamo dare. Siamo giovani, ma stiamo cercando di diventare la voce per la terra prima che ci venga tolta per sempre. Siamo sempre noi, siamo i combina guai che cercano la soluzione e ascoltano il nostro pianeta. Noi, il presente e il futuro, giovani che cercano di fare in modo che per la Terra ci sia un futuro.

* Giorgia frequenta il Liceo De Sanctis Deledda di Cagliari

In Primo Piano
Il fatto del giorno

Sassari-Olbia, c’è la proroga: sarà ultimata nel 2025

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative