La Nuova Sardegna

L’attività del 2022

Patrimonio culturale, il bilancio dei carabinieri: 65 denunciati e 538 reperti recuperati

di Luciano Onnis
Patrimonio culturale, il bilancio dei carabinieri: 65 denunciati e 538 reperti recuperati

In Sardegna eseguiti 556 controlli in aree archeologiche

16 maggio 2023
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Cagliari Ci sono anche due dipinti olio su tela dell’artista sassarese Tore Canu nel tesoretto che i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, con giurisdizione in tutta la Sardegna, hanno recuperato nelle loro attività svolte lo scorso anno nell’isola a salva-guardia dell’intero patrimonio artistico e storico della Sardegna. Gli specialisti del Ntpc, diretti dal capitano Pasquale Pinnelli, hanno pescato bene nei fondali marini, ma anche nel mare magnum del web dove il mercato nero di beni culturali è più che mai florido, con siti dedicati all’e-commerce di materiale artistico e archeologico di provenienza furtiva e comunque illecita.

«Le piattaforme web sono sistematicamente sotto controllo da parte nostra – spiega il capitano Pinnelli – e non di raro otteniamo buoni risultati. Nell’e-commerce operano spesso autentici dilettanti che vengono più facilmente individuati, ma non mancano i veri professionisti e allora diventa più difficile». E’ il caso dei due dipinti del pittore Tore Canu, rubati a Sassari alcuni anni fa in una abitazione privata e messi poi in vendita sul web dopo essere stati tenuti strategicamente per qualche tempo in naftalina. Quando le acque si sono placate e il possessore ha pensato che fosse giunto il momento di offrirli in un sito d’arte, ecco che i carabinieri del Ntpc hanno stretto chiudendo le indagini avviate subito dopo il furto, coordinate dalla Procura di Sassari. «Il fenomeno del mercato e-commerce di beni culturali, che spesso nasconde veri reati – ha spiegato il comandante del Ntpc -, viene monitorato costantemente, non solo da noi ma anche dall’Arma territoriale e dalla Soprintendenza. Nel 2022 non c’è stato un incremento del fenomeno, sono numeri fisiologici. Abbiamo sottoposto a controllo 1.898 oggetti catalogati come beni culturali posti in vendita attraverso le varie piattaforme di commercio digitale».

Nel novero del bilancio dello scorso anno, il report del Ntpc, che si è avvalso dell’apporto dei colleghi “istituzionali” che operano nel territorio e dei reparti specializzati come i subacquei, sono stati effettuati 556 controlli in aree archeologiche marine e terrestri, 341 verifiche in aree tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali, 228 in esercizi commerciali e 32 controlli nei musei. Sono state 65 le per-sone denunciate all’autorità giudiziaria 538 i reperti archeo-logici recuperati per un valore di oltre 400mila euro. Di rilievo quello di quattro anfore e due ceppi databili tra il V secolo a.C. e il VII d.C. di ambito etrusco e romano, trovate in possesso illegittimo da parte di un collezionista residente in Ogliastra. Nei fondali marini del golfo di Cagliari, i carabinieri del nucleo subacquei hanno invece individuato e recuperato vario materiale archeologico, fra cui due anfore vinarie del 1° secolo a.C.

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