La Nuova Sardegna

Istruzione

Dimensionamento scolastico, Biancareddu contro il ministro: “Dovranno commissariarmi”


	L'assessore regionale all'istruzione Andrea Biancareddu
L'assessore regionale all'istruzione Andrea Biancareddu

L’assessore regionale attacca duramente: “Legge di stampo centralistico, mi spieghino ad esempio come accorperanno l’autonomia di Seui con un’altra di un paese limitrofo”

23 maggio 2023
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Cagliari "Sono collaborativo per natura. Ho ascoltato con attenzione, cercando di capire i vostri ragionamenti. Purtroppo non ne condivido neanche uno e le dico perché nel merito. E' una legge di stampo fortemente centralista dove la Regione è chiamata ad applicare dati meramente algebrici ed è relegata a mera esecutrice di queste norme. Per cui insomma dovranno commissariarmi".

Questo il duro intervento dell'assessore dell'Istruzione Andrea Biancareddu durante il confronto di oggi tra gli assessori regionali e il Ministro Valditara circa il nuovo dimensionamento scolastico. "Siamo di fronte a un Decreto che sicuramente penalizza la Regione Sardegna in quanto è basato esclusivamente su dati numerici algebrici - ha proseguito - Non si può fare la riforma della scuola contando solo la popolazione e gli alunni. Ho chiesto fortemente al Ministro che si tenesse conto della morfologia della Sardegna, delle difficoltà di collegamento, del tasso di dispersione scolastica e dalle prove Invalsi. Questo pare che non sia stato recepito, per cui ci sarebbero anche gli estremi per impugnare il Decreto, in quanto si parla di fattori perequativi come la densità demografica, come i collegamenti, come la presenza di piccole isole di minoranze linguistiche”.

"Teniamo presente _ ha proseguito Biancareddu _ che noi abbiamo autonomie con 23/25 Comuni che arriverebbero a 40, per cui per visitarli tutti, il dirigente scolastico incaricato dovrebbe fare un Tour de France. Per tutto questo il mio parere è negativo, naturalmente in termini propositivi, ma io sicuramente se le cose rimangono tali, non sono in condizione di applicare questa norma così com'è. Per cui insomma dovranno commissariarmi".

E ha concluso: "Spero ancora in un ripensamento operoso che possa portare a una soluzione decente che tuteli il diritto allo studio dei ragazzi sardi e che tenga conto della nostra insularità e delle nostre peculiarità. Sarei inoltre curioso di sapere come da Bruxelles abbiano pensato di accorpare l'autonomia di Seui con un'altra di un paese limitrofo. Se i burocrati siano a conoscenza di come sono le nostre strade, della nostra densità demografica che è pari a 67 abitanti per chilometro quadro e di tutte le nostre peculiarità che, per carità, non è il dato oggettivo della nostra Sardegna e anche la nostra bellezza. Però trattare in modo uguale casi diversi è una palese violazione del principio di eguaglianza".

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