La Nuova Sardegna

Il voto

Emozione, lacrime e fiori per la Madonnina delle Grazie a Sassari

di Luca Fiori
Emozione, lacrime e fiori per la Madonnina delle Grazie a Sassari

Migliaia di devoti hanno rinnovato la promessa del 1943. La processione ha attraversato le vie della città tra due ali di folla

29 maggio 2023
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Sassari Ottant’anni di amore e devozione. Un legame intenso che il tempo - e gli anni tristi e bui della pandemia - hanno reso ancora più forte e commovente. E che da quest’anno è stato consacrato dalla lettera che Papa Francesco ha scritto ai sassaresi, con un messaggio di pace che l’arcivescovo monsignor Gian Franco Saba ha letto alla comunità riunita in cattedrale, all’inizio della celebrazione nella chiesa di San Nicola stracolma di fedeli.

Un amore palpabile - lungo tutto il percorso affollato fino alla chiesa di San Pietro - negli occhi di una città intera che ieri, come ogni anno, si è inginocchiata ed emozionata davanti al passaggio della sua protettrice, a cui si affidò nel 1943 per chiedere che Sassari venisse risparmiata dalle bombe che gli aerei degli alleati anglo-americani stavano lanciando sulle città italiane. Monsignor Arcangelo Mazzotti chiese protezione alla Madonnina delle Grazie e a distanza di ottant’anni la città non si è dimenticata di ringraziare - con gli occhi colmi di emozione - per quel miracolo arrivato dal cielo che risparmiò la città dalla distruzione. Migliaia e migliaia di persone ieri hanno partecipato alla processione, affollando le strade del centro.

Il simulacro della Madonnina ha fatto capolino sul sagrato del Duomo poco dopo le 19, portato a spalle da alcuni gremianti dei Massai, il gremio che rappresenta la città. Poco prima le parole del pontefice avevano riscaldato i cuori dei sassaresi. Papa Francesco si è rivolto direttamente a loro, toccando temi profondi, richiamando il valore della riconciliazione nella giornata diocesana dedicata alla preghiera per la Pace. Parole cariche di amore che hanno suscitato forte emozione prima della processione tra due ali di folla. Papa Francesco ha esortato - nelle parole lette da monsignor Saba - i sassaresi a unirsi spiritualmente all’arcidiocesi di Sassari e quell’abbraccio non è tardato a mancare.

Lungo tutto il percorso un tappeto di petali di rose ha salutato con amore il passaggio della Madonnina. Emozionante il momento in cui un gruppo di abitanti della parte bassa via Brigata Sassari, poco prima dell’Emiciclo Garibaldi, ha lasciato cadere, al passaggio del simulacro, migliaia di petali di rose. Una pioggia profumata che si ripete ormai da tanti anni e che i fedeli hanno voluto riprendere con gli smartphone puntati verso il cielo.

La ricorrenza celebrata sempre l’ultima domenica di maggio, da quest’anno diventa anche, per decreto dell’arcivescovo Saba, Giornata diocesana di preghiera per la pace. Nella Cattedrale di San Nicola, dove riposano le spoglie dell’Arcivescovo Mazzotti, ieri è stata collocata una lampada perpetua di fronte a un’immagine della Beata Vergine, che d’ora in poi sarà chiamata anche Cappella della Pace. Sempre sorretta dai vigili del fuoco e “scortata” da carabinieri in alta uniforme e dagli agenti della polizia locale, poco prima delle 20 la statua della Madonnina ha imboccato viale Italia tra gli applausi.

Arrivato davanti al Policlinico di viale Italia e poi all’ingresso dell’ospedale civile “Santissima Annunziata, il simulacro si è fermato per il saluto agli ammalati e agli anziani delle case di riposo. Dietro il simulacro una città intera, i Gremi al completo, il volontariato, gli operatori dell’Unitalsi, gli scout, i gruppi di preghiera e tutte le parrocchie. E con loro l’amministrazione comunale con a capo il sindaco Nanni Campus. Una fiumana di gente, composta e ordinata, che ha raggiunto San Pietro al tramonto per mantenere l’antica promessa. Poco prima delle 21 la pronuncia, da parte dell’arcivescovo e del primo cittadino dell’atto solenne di affidamento della città alla Madonna. Il Voto è sciolto ancora una volta e quest’anno con la benedizione del Papa che ha reso l’emozione dei sassaresi ancora più forte.




 

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