La Nuova Sardegna

Centrodestra

Un sondaggio per scegliere il candidato governatore

di Luca Rojch
Un sondaggio per scegliere il candidato governatore

Sembra essere uscito di scena l’attuale leader della giunta regionale. Spunta il nome della ministra Calderone, in pole anche Pittalis e Nizzi. Il voto in Sardegna è diventato strategico anche per la Meloni. Ipotesi Autorità portuale per Solinas

18 settembre 2023
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Sassari La macchina è una fuoriserie fiammante. Una di quelle che sa di avere vinto già prima di partire, ma manca il pilota. Il centrodestra, di solito esempio brillante di pragmatismo applicato alla democrazia, per la prima volta è incerto sul suo candidato. O meglio, il quadro si delinea, ma serviranno almeno un paio di settimane prima di vedere il nome del prossimo governatore.

A Roma Nella scelta si intrecciano diversi livelli. Il tavolo romano che spartisce le regioni tra i partiti della coalizione ha scelto di confermare i governatori uscenti: in Piemonte Cirio di Fi, e in Abruzzo Marsilio FdI. Saranno cambiati in Sardegna e Basilicata. Il motivo è semplice: un sondaggio indica che Solinas e il suo omologo Bardi non arrivano al 40 per cento del gradimento. Gradino indispensabile per ottenere l’ipotesi di una candidatura.

In teoria per una sorta di riequilibrio tra pesi e contrappesi delle Regioni la Sardegna spetterebbe a Fratelli d’Italia, ma il candidato potrebbe arrivare anche dal gruppone Forza Italia-centristi, che in questi anni in Regione ha fatto massa critica e sembra essere il vero ago della bilancia della coalizione. La Lega non ha più voce nell’isola, altro motivo per cui Solinas vede indebolita la propria posizione.

I dati Il centrodestra è in vantaggio nell’isola secondo i sondaggi, ecco perché la scelta del governatore è diventata la più delicata delle scelte. E FdI per ora sembra non avere il nome giusto. Si parla del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, ma ancora una volta sono i sondaggi a fargli perdere quota. Uno dei maggiori esponenti di Fratelli d’Italia nell’isola sembra non avere un sufficiente consenso, almeno questo avrebbe certificato il test tra gli elettori contattati al telefono. E ora i meloniani cercano un’alternativa. Anche perché ad avere i nomi è Forza Italia. Ci sono almeno due candidati capaci di catalizzare voti e attenzione: Pietro Pittalis e Settimo Nizzi. Sui loro nomi anche il gradimento di una parte dei partiti della coalizione.

Il sondaggione Ora l’immancabile sondaggio testa il gradimento come governatore di Truzzu, Pittalis, Nizzi, e della ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, carta che FdI potrebbe anche giocare in caso di una risposta positiva da parte dell’elettorato. Tagliato fuori l’attuale governatore Solinas. Non è bastato l’endorsement di Salvini, né l’appello di domenica fatto da Solinas a Pontida, in cui chiede altri 5 anni. Resta da capire se l’attuale governatore tenti ancora di risalire in sella alla candidatura o se cerchi di mettere pressione alla coalizione per ottenere una contropartita politica. Da più parti si fa il suo nome come presidente dell’Autorità portuale della Sardegna. Altri sostengono che Solinas sarà candidato all’Europarlamento, magari in un seggio più sicuro di quello sardo.

La strategia La Sardegna è diventata strategica per la premier Meloni, perché è il primo test elettorale dopo le Politiche, e perché precede il voto per l’Europarlamento, e il centrodestra non può arrivare sconfitto all’eurotest. Ecco perché la vittoria in Sardegna diventa fondamentale anche a Roma.

Solinas, nonostante il sostegno di Salvini, non ha il gradimento della coalizione. E la Sardegna non è più una regione in quota Lega. Perde quota anche l’ipotesi Luca Saba. Il direttore di Coldiretti a lungo è stato avvicinato alla poltrona di governatore senza che mai lui abbia, a dire il vero, dato una sua pubblica disponibilità.

Con molta probabilità a orientare la scelta sarà proprio il risultato di questo ultimo sondaggio, entro l’inizio di ottobre il centrodestra scioglierà il nodo del candidato e inizierà a lavorare per allargare i confini della coalizione, con la speranza che i risultati modesti di questa legislatura non abbiano eroso il tesoretto di consensi che ha il centrodestra.


 

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