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Cioccolato e Galizia, dalla “protezione” al lavoro in agenzia

di Paolo Merlini
Cioccolato e Galizia, dalla “protezione” al lavoro in agenzia

Il lungo legame con l’imprenditore nuorese

29 settembre 2023
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Nuoro Politici, medici e professori universitari, ma non solo. Ci sono anche imprenditori di prestigio nella vasta rete di conoscenze e influenze intessute da Nicolò “Cioccolato” Cossu che emergono dalle 407 pagine dell’ordinanza del Gip del tribunale di Cagliari che sta mettendo a soqquadro i palazzi del potere nell’isola. Uno di questi ha un rapporto storico con Cossu, nato negli anni ’90 del secolo scorso, quando i sequestri erano ancora la piaga dell’isola. È il broker assicurativo Alberto Galizia, per tutti Bebo. Classe 1946, è nato a Cagliari ma è cresciuto a Nuoro dove ha lavorato per anni come capo filiale delle assicurazioni Ina e Assitalia raggiungendo un grosso portafogli di clienti, tra cui i principali enti pubblici della città. Attorno agli anni Duemila si è ritrasferito a Cagliari conservando una posizione di prestigio sempre in ambito assicurativo. Va premesso anzitutto che, pur essendo protagonista di un intero capitolo nell’ordinanza del Gip Michele Contini (titoletto: «I rapporti del “gruppo” con l’imprenditore Alberto Galizia»), non risulta indagato per alcun reato. Negli anni ’90 Galizia temeva che lui o qualcuno dei suoi familiari potessero finire nelle mani dei sequestratori proprio in virtù dell’ampia disponibilità economica. Gli serviva in sostanza una protezione e pensò di rivolgersi proprio a “Cioccolato”, come emerse nel processo per il sequestro Vinci (dal quale Cossu fu poi prosciolto). Va detto che questi, pur essendo all’epoca a piede libero, non era uno stinco di santo: in quegli stessi anni era sospettato di avere avuto un ruolo di primo piano anche nel sequestro-omicidio Licheri (prosciolto anche qui) e nel rapimento di Ferruccio Checchi (condannato a 30 anni). In sostanza Cossu rappresentava l’assicurazione, per così dire, che Galizia aveva “stipulato” presso un certo mondo criminale.

A quanto pare una prassi diffusa all’epoca e adottata da alcuni imprenditori: si parlava di una rete di protezione e sotterranea che avrebbe dovuto garantire loro una certa serenità. Non parliamo di sodalizi antisequestri alla luce del sole come il cosiddetto comitato Mazzella o quello dell’avvocato torinese Broglia, ma di una rete di cui si parlò spesso all’epoca, ma mai comprovata, per esempio, da atti giudiziari. Né si è mai scoperto quale fosse il rovescio della medaglia, cioè la ricompensa per i presunti protettori. O se l’accordo possa essere sfuggito di mano. Se si vuole pensare a un paragone, con le dovute proporzioni, anche Berlusconi fece lo stesso, e ufficialmente per lo stesso motivo, con lo “stalliere di Arcore” Vittorio Mangano. C’è un’altra analogia, perché Galizia svolse il ruolo di talent scout per Forza Italia al debutto nell’isola proprio su incarico di Romano Comincioli, l’uomo di fiducia del Cavaliere nell’isola. Sta di fatto che nel 2003 Cossu viene condannato in via definitiva per il sequestro Checchi ed entra in carcere. Grazie ai benefici di legge ne esce nel 2018, ma ha necessità di un lavoro per usufruire della libertà con obbligo di firma: sarà proprio Galizia a garantire per lui, assumendolo nella sua agenzia di assicurazioni come factotum per la durata di un anno (attualmente pare che fosse stato assunto in un agriturismo a Orgosolo).

Il rapporto tra i due però non si interrompe, perché è a Cossu che Galizia e la moglie Lina Lunesu (ex senatrice della Lega) si rivolgono per trovare voti per la candidata del Carroccio alla presidenza della Regione Umbria. Cossu incarica così un sardo residente nel Viterbese (Franco Basilio Goddi, già accusato di sequestro di persona e di omicidio) che assicura di promuovere la candidata tra i tanti corregionali in Umbria. Analogo interessamento da parte della coppia Galizia-Lunesu ci sarebbe stato, dicono gli inquirenti, per l’elezione del rettore di Sassari, e sempre con Cossu a fare da intermediario. È il 2020: a cose fatte “Cioccolato” telefonò al neoeletto Mariotti per porgergli, «come da loro espressamente richiesto», le congratulazioni dell’assicuratore e dell’ex senatrice. Ma nei rapporti tra Galizia e Cossu, citati in quel che è dato al momento conoscere dell’inchiesta, compare anche un interessamento dell’assicuratore presso il presidente dell’Inps di Nuoro per far ottenere a Cossu l’erogazione della pensione a partire dal giugno 2022, quando non aveva ancora 65 anni. Grazie alla quota 103, sembra di capire.

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