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Sanità

Il M5s contro l’intramoenia: «Così si scavalcano le liste». Carlo Doria: è legge dello Stato

Il M5s contro l’intramoenia: «Così si scavalcano le liste». Carlo Doria: è legge dello Stato

Polemica sul numero degli interventi a pagamento

24 ottobre 2023
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Sassari Non è vero che liste d’attesa stanno ingolfando le sale operatorie dell’isola. C’è infatti chi, tra una prestazione pubblica e l’altra, riesce a saltare la fila. Come? Pagando. È il miracolo dell’intramoenia, la stessa che consente di fissare in temi stretti visite specialistiche e accertamenti diagnostici. Lo stesso concetto si applica agli interventi chirurgici. E funziona eccome.

Come nel caso dell’Aou di Sassari, dove nell’ultimo anno e mezzo sono stati operati 100 pazienti paganti mentre la coda dei comuni mortali si allunga. I numeri di questo “saltafila” sono contenuti nella risposta dell’azienda ospedaliera sassarese a una richiesta d’accesso agli atti presentata dalla consigliera regionale del M5S, Desirè Manca.

I numeri Secondo i dati, forniti dall’Aou alla consigliera, gli interventi chirurgici effettuati a pagamento nei primi sei mesi di quest’anno sono stati 40. Nel 2022, invece, sono stati 60. Con un trend, quindi, che quest’anno sembra in aumento. Non è invece noto il valore delle prestazioni, cioè i soldi che hanno speso i pazienti in intramoenia per accelerare l’ingresso in sala operatoria. «Nel solo reparto di Urologia sono oltre 250 i pazienti in lista di attesa con priorità elevatissima. E purtroppo questi pazienti devono soltanto sperare che il loro quadro clinico non peggiori. L’ospedale di Sassari è al collasso, la sanità sarda allo sfascio. Ma non si può negare l’evidenza, non si possono ignorare i numeri». «Mi chiedo – prosegue la consigliera – come giudichi questo dato, fondamentale per una lettura corretta della situazione, l’assessore Doria, che oggi attribuisce la carenza di spazi chirurgici al ridotto numero di anestesisti. Se le operazioni a pagamento vanno avanti, come mai per chi non può permettersi di pagare le liste di attesa sono bloccate?»

La replica La replica dell’assessore non si è fatta attendere. «Voglio essere subito molto chiaro: l’intramoenia non l’ha inventata Carlo Doria e nemmeno il governo regionale di centrodestra – spiega l’assessore regionale alla Sanità –. A beneficio della verità, per chi legge e della consigliera Desiré Manca, voglio ricordare che l’istituto dell’intramoenia ambulatoriale e chirurgica è stato introdotto dalla legge 189/2012 (Legge Balduzzi) in un governo di centro-sinistra (presidente del Consiglio Mario Monti) ed è ancora oggi legge dello Stato che possa piacere o meno alla consigliera. Operare in regime di intramoenia è quindi legale e certi spot scandalistici non portano lontano se non poter sottolineare il fatto che la consigliera Manca fa parte della stessa coalizione di partiti che hanno a suo tempo approvato l’intramoenia che tanto appare criticare».

Intramoenia Ma se volesse, l’assessore regionale alla Sanità, potrebbe intervenire per bloccare l’intramoenia? «Io non ho alcun potere, non posso inibire l’intramoenia. Se dovesse fare una qualsiasi cosa sarei sicuramente accusato e denunciato per aver procurato un danno. Non è possibile fare una legge regionale per superare quella dello Stato». E ancora: «Io personalmente non amo operare in intramoenia, credo che il diritto alle cure prescinda da chi ha i soldi. Ma è un punto di vista, dopo di che la norma dà ragione a chi vuole fare l’intramoenia. Se ci sono anestesisti che fanno 38 ore settimanali e poi fanno l’intramoenia, è un loro diritto decidere di farlo o non farlo. Non è una cosa che va demonizzata». (s.sant.)
 

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